Finanziaria internazionale compra Banca Arner Italia spa dalla svizzera Banca Arner sa e diventa private investment bank. Ad annunciare l’operazione che porterà a unire l’anima di investment bank, sinora di fatto ma non di forma, di Finint con quella di private bank di Arner, venerdì 5 dicembre a Milano sono stati Enrico Marchi e Andrea De Vido (scarica qui il comunicato stampa), rispettivamente, presidente e amministratore delegato della holding di Conegliano Veneto da loro co-fondata nel 1980 e che negli anni ha visto l’attività crescere e diversificarsi dal leasing alla finanza strutturata e al servicing di cartolarizzazioni di crediti, dal private equity all’asset management, dal corporate finance ai capital markets per l’accompagnamento di aziende alla quotazione in Borsa o alla strutturazione di finanziamenti.
Banca Arner Italia momento del closing previsto per il 15 dicembre (la Banca d’Italia ha rilasciato il 2 dicembre le autorizzazioni necessarie ) avrà un capitale sociale di 6,4 milioni di euro, 13 dipendenti e masse residue in gestione patrimoniale per circa 30 milioni. Finanziaria Internazionale, che controlla il 47% dell’Aeroporto di Venezia, di cui lo stesso Marchi è presidente, sottoscriverà poi un aumento di capitale che finanzierà parte per cassa e parte apportando, per una valutaizone d i 100 milioni di euro, le attività della divisione di corporate finance & asset management, comprensive delle attività di private equity, di quelle di servizi fiduciari e di finanza strutturata e servicing per 250 miliardi di euro di asset cartolarizzati.
“In sostanza abbiamo acquisito una licenza bancaria e poi vi apporteremo i nostri asset. Era da tempo che ragionavamo sull’ipotesi di trasformarci in banca e infatti a questo scopo nel 2011 abbiamo convogliato in un’unica divisione le attività di corporate finance e di asset management e ci siamo affidati a un advisor”, ha spiegato Marchi, aggiungendo: “Siamo arrivati vicini all’acquisizione di un’altra banca privata, indipendente, , con la quale però alla fine non abbiamo raggiunto un accordo. Il caso ha voluto che capitasse questa licenza. In Italia ci sono una ventina di licenze disponibili. La cosa è andata in porto proprio perché la Banca è stata commissariata e messa sotto il controllo di Bankitalia, questo per noi è un fatto di assoluta garanzia. Arner per noi era l’oggetto ideale, è stata voltata e rivoltata più volte e quindi siamo sicuri che non avremo scheletri negli armadi”, ha commentato Marchi.
Banca Arner Italia spa, infatti, era stata commissariata nel 2008 da Banca d’Italia a seguito di un’ inchiesta per evasione fiscale. Presso Banca Arner in passato risultavano depositati dei conti bancari intestati a Silvio Berlusconi e Cesare Previti e nel 2013 sono stati rinviati a giudizio gli ex vertici dell’istituto.
Quanto ad Arner sa, in una nota precisa che “la cessione dell’attività bancaria in Italia s’inquadra nella strategia di riposizionamento di Banca Arner sa, che prevede la concentrazione del business in Svizzera e la focalizzazione sulla consulenza per la gestione dei patrimoni” (scarica qui il comunicato stampa)
Presidente della banca sarà Marchi, ad sarà De Vido e direttore generale Andrea Perin. Il Consiglio di amministrazione sarà composto inoltre da tre consiglieri indipendenti: i docenti Giorgio Bertinetti e Giuliana Scognamiglio e l’imprenditore Alessandro Banzato, titolare di Acciaierie Venete. Finint è stata assistita nell’operazione sotto il profilo legale e regolamentare dallo studio Bonelli Erede e Pappalardo, mentre i venditori sono stati supportati dall’avvocato Francesco Caputo Nassetti.
Finint impiega oggi 532 persone, chiuderà il 2014 con 83,3 milioni di euro di ricavi (dai 70,3 milioni del 2013) con un margine lordo di 31,4 milioni (da 21,3 milioni). La divisione corporate finance & asset management che viene apportata a Banca Finint conta 200 dipedenti e prevede per fine 2014 un margine di intermediazione di 35 milioni.
“Banca Finint sarà il naturale interlocutore per l’accesso delle imprese al mercato dei capitali sia di debito sia di equity e offrirà
servizi di wealth management alternativi, mantenendo lo spirito di innovazione che da sempre contraddistingue il nostro gruppo», ha detto De Vido, ricordando, per esempio, che in tema di asset management Finint sgr è stata la prima ad annunciare il lancio di un fondo di minibond (si veda altro articolo di BeBeez).e che oltre a questo si è aggiudicata la gestione anche del Fondo Strategico del Trentino Alto Adige (si veda altro articolo di BeBeez), con quest’ultimo che investirà nel debito delle aziende locali, nella forma di minibond, project bond o altri srumenti innovativi di debito e loro cartolarizzazioni.
Il prossimo passo sarà la ricerca di una nuova sede per gli uffici di Milano, l’apertura di una sede a Londra e Trento. E quanto a una possibile quotazione, Marchi ha commentato: «Perché no, chi può dirlo? Ora è prematuro parlare di quotazione ma la logica è quella di fare crescere la banca come abbiamo fatto con le nostre attività»