Investindustrial è in trattative esclusive per rilevare il 60% del gruppo Artsana dalla famiglia Catelli. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che il fondo guidato da Andrea Bonomi ha battuto nel corso del beauty contest le offerte dei fondi concorrenti Bain Capital e Pai Partners arrivate sul tavolo dell’advisor Lazard.
Fondato a Como nel 1946, oggi il gruppo specializzato nella salute e benessere per la famiglia e l’infanzia, con marchi quali Chicco, Pic, Lycia, Boppy, Control e Medical Center, conta quasi 6.500 dipendenti, fattura 1,23 miliardi ed è presente in mezzo mondo dalla Cina al Brasile, dal Messico alla Turchia, dalla Russia agli Usa.
Investindustrial avrebbe valorizzato complessivamente il gruppo Artsana 1,3 miliardi sulla base di un multiplo di 10-11 volte l’ebitda del 2015 della società comasca stimato in quasi 120 milioni. Un dato in netto rialzo rispetto al mol dell’anno precedente di 96,25 milioni, quando aveva raggiunto un fatturato di 1,22 miliardi e un utile netto di 14,37 milioni, a fronte di debiti bancari lordi per 83,5 milioni.
L’operazione prevede che la famiglia Catelli, rappresentata dall’attuale presidente Michele, mantenga il 40% del capitale, con l’attuale amministratore delegato Claudio De Conto che dovrebbe restare in carica, viste le performance del gruppo. Ma anche perché si tratta di un manager già ben conosciuto da Bonomi, visto che era stato da lui chiamato quale uomo di fiducia nel consiglio di gestione della Bpm nel 2011.
Artsana è azionista della joint venture con il gruppo Giochi Preziosi per le attività retail con i marchi Toy Center, Bimbo Store e Prénatal (si veda altro articolo di BeBeez). Su questo fronte, se l’operazione con Investindustrial andrà in porto, bisognerà capire se la Bonomi intenderà confermare l’interesse alla joint venture oppure se deciderà di uscire da quell’investimento.