Intesa Sanpaolo vara lo spinoff delle attività di venture capital, ma contemporaneamente reinveste nel settore, finanziando la startup di una nuova sgr (il nome non è ancora stato scelto) in partnership con Quadrivio e proponendosi insieme a Quadrivio come anchor investor di un nuovo fondo di venture con target minimo di 120 milioni di euro. L’impegno di Intesa Sanpaolo (impegno diretto) e di Quadrivio sgr (tramite il suo fondo di fondi).è di 70 milioni complessivi.
La scelta del partner da parte di Intesa Sanpaolo non è per nulla sorprendente, se si pensa che Quadrivio sgr è la stessa società di gestione che a fine 2012 ha rilevato da un lato, Fondamenta sgr, allora controllata dal management (guidato dall’amministratore delegato di Fondamenta sgr, Giuseppe Campanella) e nei cui fondi Fondazione Cariplo aveva investito in maniera importante; e dall’altro, Futura Invest spa (holding di partecipazioni controllata dalla stessa Fondazione Cariplo).
Livio Scalvini, responsabile Innovazione e Crescita Imprese, lo aveva fatto capire in una sua intervista a ClassCnbc a fine aprile, quando aveva annunciato il lancio del nuovo veicolo di corporate venture capital dell’Istituto guidato da Carlo Messina. In risposta alle voci che si erano diffuse lo scorso settembre a proposito di un imminente spin-off delle attività di venture, sulla falsariga di quanto già accaduto nel private equity, Scalvini aveva fatto capire che qualcosa bollisse in pentola, ma non si sarebbe trattato di un disimpegno di Intesa Sanpaolo dal venture.
Nel dettaglio, Imi Investimenti (società controllata al 100% da Intesa Sanpaolo), Quadrivio Italia (socio unico di Quadrivio Capital sgr) e i senior manager dei team delle rispettive aree di venture capital costituiranno la compagine sociale della nuova sgr.
A seguito dell’accordo, Intesa Sanpaolo e Quadrivio assumeranno una partecipazione del 40% ciascuno nel capitale della nuova società, mentre il restante 20% sarà detenuto dal management team guidato da Davide Turco, oggi responsabile delle attività di venture capital di Intesa Sanpaolo e che andrà a ricoprire la carica di amministratore delegato della sgr. Presidente del Consiglio di amministrazione sarà Elizabeth Robinson, attuale direttore investimenti venture capital in Quadrivio.
Il nuovo fondo si focalizzerà prevalentemente su investimenti nel capitale di rischio di imprese in fase di sviluppo, attive in settori ad alta tecnologia quali: medtech e diagnostica, elettronica avanzata (con particolare attenzione a embedded systems e Internet of Things) e cleantech (con un’attenzione specifica ai temi della circular economy e dei nuovi materiali). Il fondo potrà inoltre effettuare, in misura minoritaria, investimenti di seed capital in società particolarmente promettenti.
Quanto ai fondi attualmente gestiti da Quadrivio sgr e da Imi Fondi Chiusi sgr, è previsto il trasferimento alla nuova sgr della loro gestione. I fondi in questione sono attualmente quattro: Atlante Ventures, Atlante Seed e Atlante Ventures Mezzogiorno, per quanto riguarda Intesa Sanpaolo; TTVenture per quanto riguarda Quadrivio sgr.
I fondi Atlante fondi Atlante l’anno scorso hanno effettuato 30 investimenti per un totale di 60 milioni investiti e hanno ancora capitali da investire e infatti di recente Atlante Seed ha annunciato un investimento di minoranza in Biovelocita, un incubatore biotech che ha tra i fondatori Sofinnova Venture, l’operatore di venture leader europeo del settore. I fondi Atlante l’anno scorso hanno effettuato 30 investimenti per un totale di 60 milioni investiti. Non solo. I fondi Atlante sono stati attivi anche sul fronte dei disinvestimenti. Di recente, per esempio, hanno partecipato all’ipo dell’incubatore H-Farm e hanno ceduto la partecipazione nella softwarehouse Yogitech al colosso statunitense Intel. Un’operazione, quest’ultima, che fa il paio con la cessione di Silicon Biosystem al gruppo Menarini, avvenuta nel 2013.
Quanto al fondo TTVenture, nel 2008 aveva annunciato il closing della raccolta a 64 milioni di euro e nel 2015 ha partecipato all’ultimo aumento di capitale della partecipata D-Orbit, startup italiana specializzata nel recupero dei cosiddetti “rifiuti spaziali”; all’ultimo round di investimento in Glomeria Therapeutics, la startup che ha sviluppato una piattaforma innovativa per la dialisi peritoneale; e al nuovo round di investimento di Directa Plus, che sviluppa processi innovativi per la produzione di nanoparticelle metalliche e nanomateriali a base di carbonio, tra i quali il grafene, Sempre l’anno scorso il fondo ha ceduto la sua partecipazione in Pilegrowth Tech, attiva nel mondo dei semiconduttori di ultima generazione, alla svedese Ascatron in cambio di una quota del capitale della stessa Ascatron. Ad aprile 2014 Quadrivio sgr aveva lanciato la raccolta del secondo fondo di venture con target 100 milioni, ma ora alla luce dell’accordo con Intesa, gli impegni di presi di investimento presi per questo secondo fondo saranno convogliati sul nuovo fondo.
Guidata dal presidente Alessandro Binello e dall’amministratore delegato Walter Ricciotti, Quadrivio sgr è in raccolta avanzata del sui terzo fondo di private equity a 130 milioni di euro su un target di 250-300 milioni e sul primo fondo di private debt (raccolti 120 milioni su un target di 250-300 milioni e specifico focus sul direct lending alle pmi), sul primo fondo sulle energie rinnovabili (raccolti 100 milioni su un target di 300 milioni) e il fondo di fondi di private equity (primo closing a 150 milioni su un target di 200 milioni).