Michele Russo torna ai grandi deal. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, che riferisce che il manager, dopo l’esperienza di Opera sgr, di cui aveva rilevato il controllo da Renato Preti tra il 2007 e il 2008 e con la quale aveva acquisito la gestione dei fondi di private equity di CapeNatixis sgr, si è trasferito a Londra a lavorare come managing director per il colosso del private equity paneuropeo Terra Firma.
Per Terra Firma, attingendo direttamente dal patrimonio di un miliardo di euro del fondatore Guy Hands. Russo costruirà ex novo un’attività di private equity di secondario. L’idea è acquistare in Europa portafogli di aziende da fondi e eventualmente anche le società di gestione. MF Milano Finanza, riferisce oggi che Russo, appena arrivato, ha partecipato alla gara per Clessidra sgr, che poi è stata vinta da Italmobiliare.
L’approccio di Terra Firma sarà quello di rilevare portafogli in situazioni problematiche, o sul fronte delle aziende partecipate o su quello delle società di gestione, per esempio perché viene a mancare un key man (come appunto era nel caso di Clessidra sgr) o perché i soci entrano in conflitto tra loro.
Quanto a Opera sgr, nel fondo due rilevato da Cape Natixis restano solo tre partecipate (Castaldi, Duplomatic e Forno della Rotonda). Per queste è stato siglato un accordo con Headway Capital Partners, specializzato in secondario, che le rileverà in blocco, con un ritorno positivo per i quotisti del fondo e con Opera sgr che continuerà a lavorare come advisor per quelle partecipate. Amministratore delegato di Opera sgr è stato nominato Christophe Lefèvre, sinora investment manager dell’sgr.