Waste Italia spa, controllata del Gruppo Waste Italia quotato all’Mta di Borsa Italiana, una holding di partecipazione attiva nel settore ambientale e nel settore delle energie rinnovabili , non ha pagato la cedola da 10,5 milioni di euro dei 200 milioni di bond quotati all’ExtraMot Pro a scadenza 2019, dovute lo scorso 16 maggio. Waste Italia ha comunicato di avere 30 giorni di tempo per sanare la situazione prima che venga conclamato il default. Il bond rappresenta circa il 70% dell’indebitamento finanziario consolidato del Gruppo Waste Italia spa.
Le agenzie di rating da fine 2015 avevano tutte downgradato il rating della società più volte. Ieri Crif ha ritirato il rating. In una nota si legge che “CRIF Ratings ha abbassato il rating emittente di lungo termine di Gruppo Waste Italia spa a ‘D1’ da ‘CCC’ e allo stesso tempo ha ritirato il rating; al momento della revisione il rating era in credit watch negativo”. Sempre ieri Fitch ha ridotto il rating a lungo termine di Waste Italia a C da CC, mentre per Mooduìs il rating è fermo a Caa3 da fine febbraio con outlook negativo,
Che la situazione fosse critica era noto da inizio anno, Lo scorso febbraio il gruppo si era affidato a Leonardo&Co-Houlihan Lokey perché rivedesse la struttura del capitale, dati i brutti risultati del 2015, le aspettative sul 2016, l’uscita di scena del ceo Enrico Friz (Flavio Raimondo ricopre ora la carica di ceo ad interim) e gli impegni per il pagamento delle cedole dei bond.
Il 44% del capitale del Gruppo Waste italia spa fa capo per il 44% Pietro Colucci (tramite la holding Sostenya Group Plc), per il 22,1% a Synergo sgr e per l’8,9% al Comune di Settimo Torinese (tramite Azienda Sviluppo Multiservizi spa in liquidazione). Gruppo Waste italia è dallo scorso 30 ottobre il nuovo nome di Kinexia. Il fondo di Synergo sgr era entrato nel capitale di Kinexia nel luglio 2014, in cambio della cessione a Kinexia della sua partecipazione in Waste Italia.