Assist dell’Antitrust per Soudreef, la startup londinese fondata dall’italiano Davide d’Atri e specializzata nella gestione di diritti d’autore, alla quale di recente i cantanti Fedez e Gigi d’Alessio hanno scelto di delegare la gestione dei propri diritti.
L’Authority garante della concorrenza, infatti, nei giorni scorsi si è schierata a favore del superamento del monopolio della Siae sul diritto d’autore. La posizione dell’Antitrust è contenuta nel parere al Parlamento e al governo sull’attuazione della direttiva europea del 2014 sulla gestione collettiva dei diritti d’autore nel mercato interno. Il nucleo della norma, sottolinea l’Antitrust in un comunicato stampa, “è la libera scelta” e “il mantenimento del monopolio legale appare in contrasto con l’obiettivo di rendere effettiva la libertà dei titolari del diritto di effettuare una scelta tra una pluralità di operatori”.
Tuttavia, nota l’Authority presieduta da Giovanni Pitruzzella, “il disegno di legge che delega il governo al recepimento delle direttive europee e all’attuazione di altri atti dell’Unione europea (legge di delegazione europea 2015), approvato alla Camera e attualmente in discussione al Senato, non prevede espressamente un intervento sul regime di monopolio legale della Siae. L’Autorità auspica quindi che la riforma di tale regime monopolistico venga accompagnata da un ripensamento dell’articolazione complessiva del settore, al fine di garantire una tutela adeguata agli autori nonché agli utilizzatori intermedi e finali. In tale prospettiva, l’intervento di liberalizzazione dovrebbe essere integrato da una riforma complessiva delle modalità di intermediazione dei diritti delineate dalla LDA, senza trascurare una rivisitazione del ruolo e della funzione della Siae nel mutato contesto”.
L’ad di Soundreef , d’Atri, ha commentato: “Il parere dimostra la bontà della nostra tesi, che del resto sta alla base della nascita stessa della società; il regime di esclusiva nella gestione dei diritti d’autore è anacronistico e per niente al passo con le nuove esigenze del mercato musicale”.
Soundreef ha annunciato a fine novembre un primo round di investimento da circa 3,5 milioni di euro a opera dei fondi di venture Vam Investments (3,2 milioni) e LVenture Group (250 mila euro), da sottoscriversi in più tranche, con la prima appunto a novembre (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi gli azionisti hanno sottoscritto una seconda quota di quell’aumento con Vam che ha sindacato al Club degli Investitori una quota da 420 mila euro (si veda qui il comunicato stampa).