E’ partita ieri l’offerta pubblica lanciata da Cairo Communication sulle azioni di RCS Mediagroup spa, che si concluderà il prossimo 8 luglio. Mentre il 20 giugno partirà l’offerta della cordata Investindustrial-Mediobanca-Diego Della Valle-Pirelli-Unipol, che si concluderà il 15 luglio.
L’opa di Urbano Cairo, come noto, popone uno scambio tra azioni (0,12 azioni Cairo Communication per ciascuna azione RCS apportata all’offerta), il che, sulla base dei prezzi di Borsa di venerdì 10 giugno, implica un valore di 0,54 euro per ogni titolo RCS, contro i 78,3 centesimi della chiusura di ieri a Piazza Affari. Nel prospetto pubblicato a fine maggio, l’editore piemontese spiega che l’opa avrà successo se raggiungerà il 50% più una delle azioni, ma nel prospetto si fa riferimento anche a un’altra ipotetica soglia di accettazione, il 35% più un’azione. Cairo al momento ha in portafoglio il 4,6% di Rcs.
L’offerta della cordata guidata da Andrea Bonomi è invece tutta in contanti per 70 centesimi ad azione (si veda altro articolo di BeBeez), comunque un prezzo più basso di quello espresso dalla Borsa. In caso di totale adesione all’offerta, l’esborso massimo per la cordata sarà quindi di 282,8 milioni di euro. Nel prospetto pubblicato lo scorso sabato 11 giugno, viene spiegato che la cordata punta almeno al 66,67% del capitale, ma potrà ritenere valida l’operazione anche se riceverà in opa il 30% più un’azione a patto che con tali voti riesca a controllare l’assemblea ordinaria e nominare il cda. A oggi la cordata possiede una quota complessiva del 22,6% di azioni Rcs che verranno conferite a International Media Holding (il veicolo che lancerà l’opa e sarà partecipato a maggioranza da Bonomi). Ciò significa che puntare al 30% di adesioni è come voler arrivare oltre il 52% del capitale.
Cairo non esclude una fusione tra le due società, cosa che consentirebbe a RCS, sui cui pesa ancora un debito di 400 milioni, di beneficiare degli oltre 100 milioni di liquidità che ha in cassa la Cairo Communication. Proprio per rispondere a questa possibilità offerta dal concorrente, la cordata di Bonomi ha deciso di aumentare la cifra di capitali da investire in una fase successiva in RCS al di sopra dei 150 milioni inizialmente annunciati. Nel dettaglio, nel prospetto si legge che “con riferimento a tali politiche di crescita, gli investitori si sono sin d’ora impegnati a dotare l’Offerente di ulteriori risorse finanziarie per sottoscrivere la quota di propria competenza di eventuali aumenti di capitale dell’emittente fino a euro 150 milioni. Gli investitori potranno altresì valutare la possibilità di investire ulteriori risorse finanziarie, sempre in funzione alle eventuali proposte del Consiglio di amministrazione dell’emittente, al fine di consentire la creazione di uno dei principali gruppi multimediali di portata internazionale”.
Intanto venerdì 10 giugno il Consiglio di amministrazione di RCS, sulla base delle fairness opinion degli esperti indipendenti, di Citi e di Unicredit, ha valutato “non positivamente” l’offerta di Cairo Communication e ha ritenuto che “il corrispettivo dell’ops non sia congruo per i possessori di azioni” (si veda qui il comunicato stampa). Lo stesso Cda si dovrà esprimere anche a proposito dell’offerta di Bonomi e soci in una riunione che si terrà prima della fine della settimana. E sempre sino a venerdì 17 Cairo avrà tempo per un eventuale rilancio.