Intercos pensa alla Borsa, ma a quella di Seul. Lo scrive Il Sole 24 Ore, riferendo quando anticipato da Mergermarket. Il gruppo produttore di cosmetici per conto terzi sarà quindi la prima società italiana a debuttare sul listino sud-coreano.
Gli azionisti di Intercos avrebbero infatti dato incarico a Samsung Securities per organizzare la quotazione a Seul entro i prossimi 12 mesi della holding Intercos Asia Holdings creata ad Hong Kong a fine 2015. Proprio in quell’occasione la stampa locale aveva avanzato ipotesi di quotazione di Intercos a Seul (si veda qui PulseNews) Le risorse dell’ipo serviranno a fare acquisizioni soprattutto nel settore dei cosmetici per la cura della pelle.
Intercos ha chiuso il 2015 con 450 milioni di euro di ricavi (di cui ben 130 milioni in Asia) e con un ebitda di 68 milioni (di cui 15 milioni in Asia). L’ipo di Intercos potrebbe valere circa 230 milioni di sterline, in riferimento a un flottante che potrebbe essere del 40-50%, tenuto conto del fatto che quando Intercos aveva tentato di quotarsi a Piazza Affari nell’ottobre 2014, il flottante sarebbe dovuto essere del 44%.
Allora la società aveva poi ritirato la quotazione per colpa del repentino deterioramento della situazione dei mercati finanziari (contemporaneamente avevano rinunciato alla quotazione anche Rottapharm e ItaliaOnline) (si veda altro articolo di BeBeez). Il capitale Intercos erastato valutato tra un minimo di 319,6 milioni e un massimo di 410,9 milioni di euro, a cui corrispondeva una forchetta di prezzo di 3,50-4,50 euro per azione, per un enterprise value di 500-650 milioni. Quella valutazione si basava su ricavi consolidati 2013 per 329,8 milioni, un ebitda di 48,3 milioni e un debito finanziario netto di 188 milioni.
Nel dicembre di quell’anno, poi, il fondo di private equity Usa Catterton Partners aveva acquisito una partecipazione di minoranza, con Dario Ferrari, fondatore e amministratore delegato di Intercos, che aveva mantenuto la guida della società, mentre Tamburi investment Partners aveva ceduto la quota che possedeva in una delle holding di Ferrari (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio di quest’anno la partecipazione di Catterton è stata inserita nel nuovo veicolo L Catterton, nato dall’alleanza con Groupe Arnault (holding company di Bernard Arnault, patron del colosso del lusso francese Lvmh), lo stesso gruppo Lvmh (si veda altro articolo di BeBeez)