I minibond piacciono ai confidi, che infatti li garantiscono, li comprano e tra poco anche li emetteranno. Come riporta MF Milano Finanza in edicola da sabato 8 ottobre, infatti, sono questi i progetti di Cofiter, il Confidi di emanazione Confesercenti e Confcommercio di Bologna, come ha anticipato il suo direttore generale, Marco Giuseppe Barbero, intervenendo alla convention annuale di Frigiolini& Partners, la merchant bank fondata da Leonardo Frigiolini e molto attiva come advisor sul mercato dei minibond.
“Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo diversificare il nostro business. Le banche danno poco credito alle piccole e piccolissime imprese e quindi ormai avevamo ben poco da garantire”, ha spiegato Barbero, aggiungendo, “così abbiamo iniziato a erogare credito direttamente e ad avvicinarci al mercarto dei minibond. In prima battuta abbiamo investito in due fondi di minibond, quelli lanciati da Zenit sgr e da Pioneer Investments, ma poi abbiamo iniziato a investire anche direttamente in minibond, in particolare in quelli a brevissima scadenza, gli short term, affidandoci alla consulenza di Frigiolini&Partners. Dal 2013 ormai abbiamo investito un totale di circa 2 milioni di euro in 10 emissioni. Inizieremo ora anche a garantire delle emissioni di minibond”.
Ma non basta. A questo punto Barbero vuole fare un ulteriore salto: “Il nostro bilancio è strutturato in modo tale da poter erogare credito senza problemi, non abbiamo debito. Ma abbiamo deciso di emettere presto un minibond perché riteniamo che sia un segnale importante da dare al mercato. Il mondo dei confidi, purtroppo, ultimamente è stato scosso da alcune situazioni che hanno gettato un’ombra sull’intera categoria e quindi penso che per noi andare sul mercato proponendoci al vaglio degli investitori, mettendo sul tavolo i nostri numeri e le nostre strategie in maniera trasparente sia importante per ricreare il clima di fiducia”.
Così presto arriverà su Extra Mot Pro un minibond short term di Cofiter, con una scadenza massima a un anno e per un importo massimo di un milione di euro. “E’ un primo test che vogliamo fare con il mercato e poi continueremo su questa strada magari con emissioni più importati. Quanto agli investitori, ci rivolgeremo a istituzioni finanziarie e a nostri pari. In fondo il mercato interbancario è fatto da banche che prestano alle banche. Perché i confidi non dovrebbero prestate agli altri confidi?”.
Al momento l’iniziativa di emissione di minibond da parte di Cofiter pare solo un test isolato: interpellati sui loro progetti futuri, infatti, altri due confidi presenti alla convention (Neafidi e Rete Fidi Liguria) hanno escluso per il momento di emettere a loro volta minibond, tuttavia, ha detto Marco Ronconi, responsabile area garanzie del confidi veneto Neafidi: “Guarderò con interesse il minibond di Cofiter e valuterò se investire”.
Neafidi, così come Cofiter, ha già investito in emissioni di minibond in passato, in particolare di aziende venete, oltre che fare da garante. E a proposito di garanzie, Paolo Parini, amministratore delegato di Rete Fidi Liguria, anche lui presente al convegno venerdì, ha ricordato di aver garantito e sottoscritto molte cambiali finanziarie negli ultimi anni e ha anticipato investirà anche nel nuovo fondo di minibond short term che Frigiolini insieme a Advam partners sgr ha appena lanciato.
Infine Parini ha aggiunto: “E’ allo studio di un gruppo di 5-6 confidi, noi compresi, un progetto per creare un pool in grado di garantire il 100% del valore di un’emissione di minibond, in modo tale da creare una asset class nella quale possano investire soggetti alla ricerca di rendimenti sicuri anche se ovviamente meno ricchi di quanto accade per i minibond tradizionali”. Detto questo si tratterà pur sempre di rendimenti competitivi rispetto a quelli vicini allo zero dei titoli di Stato, quando non sono negativi.