Unicredit mette in vendita la sua quota in Concardis, società tedesca che fornisce servizi di pagamento, che potrebbe raccogliere l’interesse sia di alcuni concorrenti sia di private equity. Lo scrive Reuters, precidando che la decisione di Unicredit è linea con quella di alcune delle altre banche azioniste di Concardis.
Le casse di risparmio tedesche e le banche private detengono quasi l’80% di Concardis, mentre il restante 20% è in mano alle banche cooperative. Oltre a Unicredit, anche Deutsche Bank e Commerzbank hanno segnalato la volontà di vendere, mentre altre potrebbere mantenere parte della quota, secondo le fonti.
Ai multipli di settore, cioé a 10-15 volte gli utili core attesi, Concardis potrebbe essere valutata tra i 360 e i 550 milioni di euro. Concardis ha infatti chiuso il 2015 con 480 miioni di euro di ricavi, a fronte di 33,9 milioni di euro di utili core e 24,2 milioni di utili netti, mentre per quest’anno gli utili core sono visti in crescita del 7%. A gestire il processo di vendita sono Kpmg e Deloitte. Le prime offerte sono attese per inizio novembre.
Scontato l’interesse dei fondi di private equity: si parla di Advent, Bain, Permira, Warburg Pincus. Ma interesse c’è anche da parte di soggetti industriali come le francesi Ingenico e Atos, la tedesca B+S e l’americana First Data.
Unicredit ha già ceduto la scorsa estate a Sia per 500 milioni le attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento proprie in Italia, Germania e Austria (si veda altro articolo di BeBeez).