Sta entrando nel vivo l’asta per Cellular Italia, società di Reggio Emilia leader in Italia nella produzione e commercializzazione di accessori per smartphone, tablet, lettori mp3 con il marchio Cellular Line. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che le proposte vincolanti sono attese per metà dicembre e che gli advisor prescelti sono Rothschild e Ethica Corporate Finance.
La società ha attirato l’interesse di molti, perché ha numeri molto buoni. La valutazione che circola oggi è attorno ai 300 milioni di euro, sulla base di un ebitda 2016 previsto in 40 milioni e di un multiplo di circa 7,5 volte. La società ha chiuso il 2015 con ricavi per 156,5 milioni di euro, un ebtida di 35,6 milioni e un debito finanziario netto di 53,8 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Tra gli interessati al dossier ci sarebbero i fondi Alpha, Pamplona, Carlyle e NB Reinassance, oltre a due gruppi strategici. I venditori sono L Catterton (nato dalla fusione tra L Capital e Catterton alla quale sono state passate le partecipazioni dei rispettivi fondi) e, con una minoranza, Motion Equity Partners e DVR Capital.
L Capital, affiancato da DVR Capital, aveva comprato il controllo della società nel luglio 2013 per 180 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), compresi 90 milioni di debito senior, dalle famiglie fondatrici Foglio e Aleotti, che erano rimaste in minoranza nel capitale. L’operazione era stata condotta sulla base di un fatturato 2012 di 115 milioni,con un ebitda di 29 milioni e su un target di fatturato per il 2013 di 140 milioni. Motion Equity Partners è invece entrato nel capitale di Cellular Italia nel 2014.