Come indicato nel decreto n. 83 dell’estate 2015, il portale delle vendite pubbliche conterrà gli avvisi di tutte le vendite disposte dai tribunali italiani, nell’ambito delle procedure esecutive sia immobiliari sia mobiliari, oltre che nell’ambito di quelle concorsuali, e consentirà a tutti gli interessati di acquisire le informazioni relative a tutte le vendite giudiziarie accedendo a un’unica area web gestita dal ministero della Giustizia, superando l’attuale frammentazione, dovuta al fatto che ogni singolo tribunale pubblica gli avvisi di vendita su un sito individuato autonomamente e non comunicante con i siti degli altri uffici giudiziari.
Ma l’idea del mercato con la moneta virtuale va ben oltre. MF Milano Finanza oggi ricorda che il progetto è di Pasquale Liccardo, direttore generale per i sistemi informativi automatizzati del ministero della Giustizia, che aveva cominciato a studiarne la fattibilità quando ancora era presidente della sezione fallimentare del tribunale di Bologna nel 2013. Liccardo ha poi coinvolto l’Università di Bologna e l’Università Bocconi di Milano per validare il progetto, che è stato poi portato all’attenzione del Fondo monetario internazionale, ottenendone commenti molto positivi. Del progetto Liccardo ha scritto nel dettaglio in uno dei Quaderni della Fondazione del Notariato.
L’idea di base, ha spiegato Liccardo a MF Milano Finanza, è “che i creditori possano spendere, nell’acquisto dei beni messi in vendita sulla piattaforma elettronica, i crediti non performing che abbiano una ragionevole attesa di soddisfazione. Quei crediti dovranno essere assistiti da una certificazione di capienza fornita da un’autorità di nuova costituzione che ne consentirà la spendibilità e soprattutto che definirà volta per volta il corretto rapporto di conversione dei crediti in moneta virtuale”. Liccardo ha aggiunto: “Le banche creditrici potrebbero utilizzare in prima persona i loro Common oppure cedere a clienti privati, da loro finanziati con un mutuo, pacchetti di Common appunto da spendere online per acquistare immobili, beni strumentali o di consumo, il tutto a prezzi d’occasione, trattandosi di beni in vendita nell’ambito di procedure concorsuali”.