Nel campo delle startup l’Italia insegue ancora i big europei in termini di numero e fatturato complessivo ma le eccellenze crescono a 3 e 4 cifre. È quanto rivelato dall’indagine di Deloitte sulle 500 startup a crescita più veloce nel settore tecnologico dell’area Emea (Europa e Medio Oriente). L’Italia è presente nella classifica con solo 10 società, ma, spiega Alberto Donato, partner Deloitte e responsabile italiano Technology, Media & Telecommunication: «si tratta comunque di un risultato positivo, fino al 2009 nessuna azienda italiana era in classifica, e questo è il dato massimo storico».
Tra le aziende italiane il primato di crescita va a Beintoo, il cui fatturato negli ultimi 4 anni è cresciuto del 2068%. Nata nel 2011 a Milano è attiva nel digital advertising: raccoglie dati generali sul comportamento dei consumatori, li integra e li utilizza per campagne mobile mirate. Secondo posto per Marketing Arena, società di consulenza di Rovigo (+1088% in quattro anni) e la parmense Caffeina (+1083%), che si occupa di strategia digitale integrata sul web.
Le startup che ce la fanno possono diventare quindi vere e proprie macchine da fatturato, anche se solo una su dieci riesce a superare la fase iniziale. Le startup innovative registrate in Italia al 30 settembre 2016 sono 6363 e il loro numero si incrementa del 30% a trimestre.
L’investimento in startup, per quanto rischioso, può essere molto remunerativo, ma fino a poco tempo fa era di difficile accesso ai risparmiatori comuni. Oggi, grazie alla finanza alternativa e in particolare all’equity crowdfunding, anche i piccoli risparmiatori possono puntare sul successo delle aziende più innovative.
In Italia sono attive 17 piattaforme di equity crowdfunding. Tra queste Crowdfundme e Equitystartup che permettono a qualsiasi impresa di mettere in atto una raccolta di crowdfounding, presentando sul sito il proprio business plan. Le due piattaforme consentono ai potenziali investitori di partecipare alla raccolta delle start-up senza avere un contatto diretto con la società o con gli eventuali fondi venture capital che le sostengono.
Sharewood : Startup italiana, già valutata 3 milioni di euro, si sta espandendo in mercati ad alto potenziale come Finlandia e Portogallo. Il business plan è basato su ricavi chiari e prevede l’utile già dal terzo anno, oltre ad una potenziale rivalutazione fino a 30 milioni di euro
MyCheffy: Piattaforma che offre uno chef personale a domicilio per pranzi e cene, nell’area di Milano. Il successo di questa start-up ha portato subito alla società un profitto.
Forever Bambù: società agricola che realizza foreste di bambù gigante per la produzione e la commercializzazione di due prodotti primari ovvero i germogli edibili.
Indigenio: è la sharing economy per l’organizzazione di viaggi. Attraverso un portale web i turisti entrano in contatto con delle persone che abitano nella destinazione di viaggio e che mettono a disposizione la loro conoscenza diretta del territorio.
Remoney : un sistema innovativo di fidelizzazione. È multibrand e permette al consumatore finale di accumulare crediti virtuali acquistando beni e servizi incomprimibili presso negozi convenzionati.
Trapezita : piattaforma di consulenza finanziaria generica che non colloca prodotti finanziari e non esegue transazioni ma offre consigli e metodologie