Il gruppo Biolchim-Cifo, leader nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti, ha comprato il 70% del capitale dell’ungherese Matécsa Kft, azienda produttrice di terriccio e substrato, che gestisce una torbiera in Ungheria dalla quale estrae la fonte principale per i propri prodotti (scarica qui il comunicato stampa).
Invescom Corporate Finance e lo Studio Legale Jalsovszky hanno assistito nell’operazione Matécsa, mentre Simmons & Simmons e professionisti locali (Krisztina di Piemont Consulting e Gàbor Veress) hanno affiancato Biolchim-Cifo. Unicredit ha assistito le parti in Italia e Ungheria per finalizzare l’accordo.
Matécsa Kft è oggi è uno dei più grandi produttori di terriccio in Ungheria con 35 addetti, un fatturato di circa 4 milioni di euro e un ebitda di 1,4 milioni. Inoltre, l’azienda commercializza prodotti per la copertura del terreno, diversi tipi di fertilizzanti e strumenti per la cura delle piante. Tutti i prodotti sono venduti sul mercato con il noto marchio Florimo.
Il gruppo Biolchim-Cifo, guidato dal ceo Leonardo Valenti e controllato da un fondo Wisequity III gestito da Wise sgr, ha chiuso il 2016 con circa 85 milioni di euro di ricavi dopo gli 80,3 milioni del 2015, a fronte di un ebitda di 14,2 milioni e di un debito finanziario netto di 15,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’operazione rappresenta un ulteriore passo nel progetto di crescita del gruppo attraverso acquisizioni e joint venture di Biolchim, avviato nel 2008 e accelerato negli ultimi anni grazie all’acquisizione del 100% di Cifo (2014, si veda altro articolo di BeBeez) e di quote in West Coast Marine Bio Processing (2015, si veda altro articolo di BeBeez).