La Sicar lussemburghese NovEnergia II, ha acquisito (tramite la controllata Novenergia Fotovoltaica srl) il 100% di E-Vento Ciro srl, società veicolo titolare di un parco eolico in costruzione da 30 MW di potenza nel comune di Ciro’ (Crotone) in Calabria. A vendere è stato il gruppo Waste Italia, leader italiano nel settore della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente e quotato a Piazza Affari. Nell’operazione NovEnergia II è stata assistita sul fronte legale dallo studio Orrick.
L’acquisizione, annunciata lo scorso 30 dicembre (scarica qui il comunicato stampa), prevede un corrispettivo complessivo di 2,3 milioni di euro, da pagarsi per 500 mila euro alla data della cessione (30 dicembre 2016), per 200 mila euro entro 60 giorni lavorativi dalla data di cessione e per il residuo entro la data del completamento del parco eolico da parte della società Cirò. Il tutto al netto di eventuali aggiustamenti di prezzo previsti dal contratto di cessione, standard per questa tipologia di operazioni.
L’operazione si inquadra per Waste Italia nella strategia intrapresa dalla società ad agosto del 2015 di focalizzarsi esclusivamente nel business dell’ambiente e conseguentemente di dismettere, come già è progressivamente avvenuto nel corso dell’ultimo anno, gli asset relativi al business delle rinnovabili non più strategici per il gruppo. Inoltre, la cessione completa un ulteriore passo nella finalizzazione degli interventi previsti nel programma di rimodulazione/ristrutturazione della struttura debitoria del gruppo.
Waste Italia spa, controllata del Gruppo Waste Italia, lo scorso 16 maggio non aveva pagato la cedola da 10,5 milioni di euro dei 200 milioni di bond quotati all’ExtraMot Pro a scadenza novembre 2019 e cedola 10,5%. Il bond rappresenta circa il 70% dell’indebitamento finanziario consolidato del Gruppo Waste Italia spa.
Waste Italia aveva comunicato allora di avere 30 giorni di tempo per sanare la situazione prima che venisse conclamato il default. In realtà quei 30 giorni sono poi passati senza che Waste riuscisse a pagare la cedola e anche il 16 novembre, data di pagamento successivo, la cedola non è stata onorata. Come riassunto nell’ultima comunicazione obbligatoria a Consob, “il mancato pagamento dei coupon, anche durante il periodo di garanzia di 30 giorni previsto dal regolamento del bond Waste (c.d. “Indenture”), ha infatti reso il rimborso dello strumento, previsto per novembre 2019, ‘accelerabile’. Alla data di riferimento del presente comunicato (31 dicembre 2015, ndr) non è stato richiesto il rimborso anticipato dello stesso. Inoltre, come da comunicato stampa emesso in data 17 novembre 2016, WIG e la sua controllata Waste Italia spa da una parte e i membri del comitato degli obbligazionisti dall’altra, hanno espresso la volontà di continuare le discussioni attualmente in corso e di lavorare costruttivamente al fine di individuare la migliore soluzione possibile per la struttura del capitale della società”.
A fine novembre 2016 l’indebitamento finanziario netto del gruppo WIG si attestava a 277,9 milioni (dai 266,8 milioni del 30 giugno e dai 262 milioni al 31 dicembre 2015), in aumento soprattutto per effetto del mancato pagamento dei coupon sul bond Waste scaduti per complessivi 21 milioni euro.
Sempre a fine novembre il gruppo Waste Italia ha depositato presso il Tribunale di Torino il ricorso per l’ammissione di Sei Energia spa (controllata al 74,77%) ha alla procedura di concordato preventivo “con riserva” ai sensi dell’art. 161, sesto comma della Legge Fallimentare. SEI è attiva nella produzione di energia, sia elettrica (ceduta a grossisti) sia termica, distribuita nel territorio dei Comuni di Rivoli, Grugliasco e Collegno. La richiesta di concordato rientra nell’obiettiva impossibilità della società di far fronte con regolarità all’intero complesso delle proprie obbligazioni nei confronti di Montepaschi, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnl.
Il 44% del capitale del Gruppo Waste italia spa fa capo per il 44% Pietro Colucci (tramite la holding Sostenya Group Plc), per il 22,1% a Synergo sgr e per l’8,9% al Comune di Settimo Torinese (tramite Azienda Sviluppo Multiservizi spa in liquidazione). Gruppo Waste italia è il nuovo nome di Kinexia. Il fondo di Synergo sgr era entrato nel capitale di Kinexia nel luglio 2014, in cambio della cessione a Kinexia della sua partecipazione in Waste Italia.