Va in soffitta il progetto di Gianfelice Rocca (numero uno di Techint, presidente di Assolombarda e al controllo dell’ospedale Humanitas) e della famiglia Rotelli (che controlla i gruppi ospedalieri San Donato e San Raffaele) per comprare l’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), fondato nel 1991 a Milano da Enrico Cuccia e dall’oncologo Umberto Veronesi, e il Monzino di Milano, che fanno entrambi capo alla Fondazione Ieo-Ccm (si veda altro articolo di BeBeez).
Ieri, infatti, l’assemblea dei soci dello Ieo-Monzino (tra cui figurano Mediobanca, Unipolsai, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Generali, Allianz, Mediolanum, Pirelli, Telecom Italia e Rcs) ha respinto con 51,5% del capitale la manifestazione di interesse da 300 milioni di euro arrivata a gennaio dai gruppi Humanitas e San Donato e ha invitato il cda a svolgere, con l’aiuto di consulenti internazionali, un’analisi sul posizionamento dei due ospedali rispetto alle grandi strutture internazionali e individuare azioni per assicurare nel tempo l’eccellenza del gruppo (si veda Reuters).
Secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, a premere per il no all’operazione è stata Mediobanca, affiancata da Generali e Unipol.Mediobanca è il primo azionista dell’istituto con una quota salita dal 14,78% al 24,81%, in seguito all’acquisto, avvenuto l’1 marzo, delle partecipazioni di Italcementi, Edison e Livanova per complessivi 25,5 milioni.
Lo Ieo ha chiuso il 2015 con 317,7 milioni di euro di valore della produzione (da 307,7 dal 2014), 270,8 milioni di ricavi (da 260,4 milioni), 22,32 milioni di margine operativo lordo (-11,7% per via dell’incremento di costi gestionali), 7,48 milioni di ebitda (da 7,2 milioni), 6,2 milioni di utile netto (da 6,8 milioni) e con una posizione finanziaria netta positiva per 51,9 milioni (da 43,2 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).