Il 100% del capitale di Targetti Sankey spa passa al fondo Idea Corporate Credit Recovery I gestito da Idea Capital Funds sgr. La società faceva capo alla famiglia Targetti, tramite la Soci Tp srl, controllante di Targetti Holding.
L’annuncio è stato dato ieri dall’sgr, precisando che il passaggio di controllo si colloca nell’ambito di una complessa operazione di risanamento e rilancio della società (scarica qui il comunicato stampa).
La società, che dal 1928 progetta e produce apparecchi d’illuminazione architettonica per interni ed esterni, oggi fattura circa 50 milioni di euro e conta due stabilimenti e 180 dipendenti circa in Italia, ma si trova in pesante crisi da anni. Dopo un accordo di ristrutturazione del debito siglato nel 2010 con le banche sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare, Targetti Sankey ha infatti poi firmato con gli istituti di credito un primo accordo di ristrutturazione nel 2012 sulla base dell’articolo 182-bis della Legge Fallimentare e poi un secondo accordo ex art. 182-bis nel dicembre 2014, in base al quale, tra le altre cose, alle banche erano stati assegnati in cambio di parte dei crediti circa 40 milioni di euro di strumenti partecipativi (si veda altro articolo di BeBeez e qui l’omologa del Tribunale di Firenze del novembre 2014).
Lo scorso giugno 2016 il fondo Idea Credit Recovery e le principali banche finanziatrici (CR Firenze, Mps, Unicredit, Bnl) avevano siglato un accordo relativo all’acquisto dei crediti nei confronti del gruppo specializzato in illuminazione (pari al 39% del valore complessivo dei crediti del sistema bancario nei confronti di Targetti) e degli strumenti finanziari partecipativi in loro possesso (si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente le altre banche creditrici hanno deciso di seguire la medesima strada.
Nell’operazione, strutturata nella forma debtor-in-possession, sono intervenuti Vitale&Co in qualità di advisor dei venditori, Linklaters per gli aspetti legali e CBAper quelli legali-tributari.