Credit Access Asia, società specializzata nel microcredito agli artigiani e alle micro-imprese in India e Sud Est Asiatico e guidata da Paolo Brichetti, ha annunciato ieri un aumento di capitale da 95,4 milioni di euro, sottoscritto da Asian Development Bank, dall’Istituto Atesino di Sviluppo di Trento e da investitori privati coordinati dalla management company I2A Advisors (scarica qui il comunicato stampa).
I proventi dell’aumento di capitale, insieme a quelli derivanti dalla dismissione di asset non strategici, per complessivi 138 milioni di euro saranno utilizzati per finanziare l’espansione delle attività del gruppo nei mercati esistenti. CreditAccess Asia ha sviluppato a oggi un portfolio di prestiti da 471 milioni di euro e ha 1,8 milioni di clienti in India, Indonesia, Filippine e Vietnam. Nel corso dei prossimi tre anni, la società mira a espandere il portafoglio crediti oltre i 2 miliardi e di raggiungere 6 milioni di clienti.
All’operazione di aumento di capitale, convertendo in equity obbligazioni convertibili, ha partecipato anche l’attuale maggiore investitore Olympus Capital Asia, che nel gennaio 2016 aveva investito 30 milioni di dollari per il 15% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez, si veda qui la struttura del capitale di CreditAccess). In quell’occasione i soci preesistenti di CreditAccess, si erano tutti diluiti in proporzione. In particolare, Mittel e lo stesso Brichetti erano scesi dal 7,5% al 6% ciascuno. Tra gli altri soci preesistenti si contano l’Istituto Atesino di Sviluppo, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Banco di Brescia e Finanziaria di Valle Camonica, mentre lo scorso settembre Mittel ha comunicato di aver quasi del tutto liquidato sia la sua partecipazione azionaria sia i bond convertibili in azioni CreditAccess in portafoglio, incassando 10,6 milioni di euro da un gruppo di investitori privati (scarica qui il comunicato stampa).
Al momento dell’ingresso di Olympus nel capitale di CreditAccess, Brichetti aveva anticipato a MF Milano Finanza che “a oggi l’azionariato è distribuito tra 150 soci che sono tutti d’accordo a diluirsi di un ulteriore 10% per favorire l’ingresso nell’azionario, sempre in aumento di capitale, di un socio istituzionale del calibro della Banca Mondiale, Asian Development Bank o comunque di un organismo internazionale con il quale già ora lavoriamo a stretto contatto nello sviluppo dei nostri servizi in quelle aree” e aveva aggiunto anche che “l’ingresso di Olympus nella compagine si spiega anche in vista della quotazione prevista per il 2018 e che potrà essere a Londra o a Singapore”.
Le obbligazioni convertibili che Olympus Capital ha convertito in equity nei giorni scorsi, così come hanno fatto anche altri investitori privati, fanno parte dell’emissione da 40 milioni di euro che CreditAcces ha fatto nell’ottobre 2014 (si veda qui altro articolo di BeBeez) e il cui collocamento era stato curato da Banca Esperia, che pure nella primavera 2013 aveva curato sempre per CreditAccess un aumento di capitale da 18,5 milioni,
Gli azionisti esistenti allora avevano sottoscritto circa il 75% del bond, mentre il resto era stato sottoscritto da 30 nuovi investitori. Il prestito obbligazionario, denbominato Ipo Incentive bond, ha caratteristiche estremamente innovative: il 50% dell’emissione è costituito da un convertendo che si attiverà obbligatoriamente in sede di quotazione, mentre l’altro 50% è costituito da un prestito convertibile tradizionale. I sottoscrittori hanno quali principali benefici una cedola annuale del 6,5% e la possibilità di sottoscrivere le azioni in ipo con uno sconto del 20% sulla quota convertendo del prestito.