Il gruppo Pro-Gest, leader in Italia nella produzione di carta, cartone, imballi e packaging, ha collocato ieri in private placement presso primari investitori professionali italiani ed esteri due prestiti obbligazionari per un totale di 61 milioni di euro a 7 anni a tasso fisso e senza garanzie.
L’emissione è finalizzata al completamento dell’investimento per i lavori di trasformazione della nuova Cartiera di Mantova, che da piano industriale prevede un totale di 150 milioni di euro di investimenti di cui 75 milioni per la sola “macchina continua”. La nuova emissione obbligazionaria garantirà così la continuità dell’impegno finanziario già avviato da Pro-Gest per affrontare in sicurezza la riqualificazione dell’impianto produttivo fino alla sua riattivazione. Lo scorso anno erano stati emessi bond per complessivi 30 milioni dalla controllata Cartiere Villa Lagarina, la principale cartiera del gruppo. I bond sono stati quotati in più tranche di cui l‘ultima da 20 milioni di euro a scadenza dicembre 2021 collocata a inizio agosto, dopo due precedenti emissioni in giugno da 5 milioni ciascuno con scadenza, rispettivamente, giugno 2020 e dicembre 2022.
L’amministratore delegato del gruppo, Bruno Zago, ha spiegato: “Il progetto relativo alla Cartiera di Mantova è per noi di importanza strategica. L’intenzione è quella di dotarla della migliore tecnologia per la produzione di carta per ondulatori che rappresenta, a livello internazionale, il settore con le migliori performance di crescita. Il nostro obiettivo è quello di fare di Mantova un impianto altamente competitivo in grado di renderci meno dipendenti dalle importazioni e, anzi, capaci di competere con i mercati dei paesi limitrofi con carte qualitativamente eccellenti”.
Pro-Gest ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato stimato di 450 milioni di euro, in netta crescita dai 354 milioni del 2014, con un ebitda di 81 milioni, a sua volta in rialzo dai 67,5 milioni dell’anno scorso. Intervistato dal Gazzettino lo scorso luglio, Zago aveva previsto per fine anno ricavi a quota 450-460 milioni e aveva annunciato l’intenzione di quotare in Borsa il gruppo quest’anno.
Il gruppo è stato supportato nell’emissione in qualità di advisor dal team di Kon Group e per la parte legale dallo studio Orrick.