Rifinanziamento del debito, un’importante acquisizione e poi la Borsa. Sono queste le prossime mosse di Estra, l’utility toscana controllata da 99 Comuni delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Pistoia, Prato e Siena, che punta ad affermarsi nel ruolo di multiutility di livello nazionale e allo stesso tempo di primario soggetto aggregatore nel mercato dell’energia.
Il primo passo, quello del rifinanziamento del debito, lo ha illustrato ieri a MF-Milano Finanza, a valle di una conferenza stampa di presentazione dei conti, l’amministratore delegato di Estra, Alessandro Piazzi: “Abbiamo la forza finanziaria per continuare la campagna acquisti e comunque il sistema bancario premia la nostra solidità con tassi di interesse molto bassi. Non a caso ci stiamo preparando a rifinanziare parte del nostro indebitamento a condizioni migliori tramite l’emissione di un nuovo bond“.
Estra nel luglio scorso aveva infatti collocato sulla Borsa di Dublino un prestito obbligazionario per 100 milioni a 7 anni e con cedola 3,75%, mentre nel luglio 2014 aveva quotato all’ExtraMot Pro un minibond da 50 milioni a luglio 2019 con cedola del 5%.
Nel frattempo, Piazzi ha detto in conferenza stampa, “prosegue il progetto di quotazione in Borsa”, che vedrà la luce la primavera prossima con un flottante del 49%. E in Borsa Piazzi vuole arrivare con dimensioni aziendali ancora più importanti, dopo la serie di acquisizioni già chiuse sinora.
Il prossimo target è Toscana Energia, partecipata da Italgas: “Con Toscana Energia si è aperto un tavolo serio, con un progetto che prevede l’unione fra la nostra società di distribuzione e Toscana Energia che aggiungerebbe ai nostri 430 mila clienti gas altri 750 mila clienti, per un totale di circa 1,2 milioni», ha detto Piazzi. «Prima l’acquisizione e poi la borsa nell’aprile-maggio 2017”, ha detto ancora l’ad di Estra.
Nel 2015 Estra ha incrementato per circa 11 milioni la partecipazione in Edma (jv tra Multiservizi Ancona e Gruppo Estra per la distribuzione gas e vendita gas ed energia elettrica), ha comprato le società di vendita gas Vea e Gas Tronto e aumentato la quota in Gergas. Lo scorso febbraio ha invece siglato l’accordo per acquisire la società modenese Coopgas da Cpl Concordia, mentre lo scorso aprile ha comprato da Edma la quota di partecipazione in Prometeo (si veda qui il comunicato stampa).
Estra ha chiuso il primo trimestre 2016 con un 323 milioni di euro di ricavi (+9,8% dai primi tre mesi 2015), ma soprattutto con un ebitda consolidato di 30,5 milioni (+32,6%), a fronte di un debito finanziario netto di 190 milioni, in crescita dai 170 milioni di fine 2015, dopo le due acquisizioni. Estra aveva chiuso il 2015 con 839,3 milioni di ricavi (dai 745,6 milioni del 2014) e un ebitda di 60,6 milioni (da 58,2 ). con ricavi (839 mln) e margini (60,6 mln ebitda) in crescita (si veda qui il comunicato stampa).