Nel primo semestre dell’anno nel mondo gli operatori di private equity hanno raccolto un totale di 281 miliardi di dollari di capitali distribuiti su 381 nuovi veicoli di investimento. Lo ha calcolato Preqin, nel suo ultimo report sul settore (scarica qui il Report di Preqin), precisando che si tratta della cifra più alta raccolta in un semestre negli ultimi cinque anni, dopo quella di 299 miliardi di dollari raccolti nel secondo semestre 2008. Lo riferisce oggi MF Private Equity, l’inserto mensile di MF-Milano Finanza.
Per garantirsi il supporto degli investitori negli ultimi tempi gli operatori di private equity hanno via via modificato le condizioni e le commissioni richieste a favore degli investitori stessi. Tuttavia Preqin rivela che gli investitori non sono ancora del tutto soddisfatti e, in particolare, richiedono ulteriori interventi in tema di management fee. La media delle management fee richieste dai gestori di fondi chiusi quest’anno o tuttora in raccolta è scesa infatti all’1,9% dall’1,94% dei fondi chiusi nel 2012 e nei tre anni precedenti. Un ritocco che evidentemente non basta. Non solo.
Il 35% degli investitori intervistati da Preqin chiede che i manager dei fondi aumentino il loro impegno di investimento personale nei veicoli da loro gestiti. Un invito che già alcuni hanno raccolto. Prima della crisi la norma era che i manager investissero per circa il 2% il capitale dei fondi, mentre ora la percentuale sta salendo. I partners di Apax, per esempio, hanno investito per circa il 5% nell’ultimo fondo da 5,8 miliardi di euro raccolto lo scorso giugno, mentre quelli di Bain Capital hanno investito per circa il 10% del fondo da 3 miliardi di dollari raccolto in aprile.