Generali punta 700 milioni di euro sul private debt per i suoi investimenti, cioé sugli strumenti di credito alle aziende e in particolare sui prestiti in bonis garantiti da attività specifiche (senior secured loan). Lo riferisce MF-Milano Finanza in edicola dallo scorso sabato 26 aprile, che precisa che Il Leone si inserisce così in quello che è ormai un trend piuttosto marcato dell’ultimo paio d’anni a livello europeo.
Se è vero infatti che i fondi di private equity e gli hedge specializzati nelle ristrutturazioni aziendali guardano ai portafogli di crediti deteriorati delle banche europee, e ne è un chiaro esempio l’avvio del progetto congiunto di Intesa Sanpaolo e Unicredit con il supporto di Kkr e Alvarez&Marsal annunciato nei giorni scorsi (si veda altro articolo di BeBeez), è anche vero che ci sono altri fondi specializzati in strumenti di credito che invece guardano ai prestiti in bonis, anche subordinati o mezzanini e con rating inferiore all’investment grade, ma che comunque rispettano le scadenze. Perché quello dei prestiti alle aziende è un mercato redditizio, specie quelli diretti alle imprese (direct lending, in questo caso il fondo si sostituisce alla banca), ma anche le tranche di crediti garantiti da attività specifiche).
Secondo i calcoli di Dealogic nel 2013 sono stati erogati oltre 200 miliardi di euro di nuovi prestiti sindacati ad aziende europee, dai 136 miliardi del 2012, a spread di rendimento in calo (in media 413 punti base da 425 pb) e a oggi da inizio anno la cifra si attesta a 46 miliardi con spread di 372 pb,
Giovedì 24 aprile, in un’intervista a Bloomberg, Fabrizio Vitiello, Responsabile asset management&alternative fixed income di Generali, ha dichiarato che il Leone in Germania, tramite la controllata Generali Deutscheland Holding, investirà 400 milioni di euro in prestiti senior secured, estesi a piccole e medie imprese, finanziamenti di infrastrutture e prestiti a leva. L’annuncio si colloca nell’ambito di unas trategia pià globale di Generali, visto che lo scorso marzo il Leone aveva annunciato (scarica qui il comunicato) che in Francia, tramite la controllata Generali Vie, investirà 300 milioni in prestiti ad aziende europee, soprattutto francesi, e che a tal fine ha dato mandato di gestione a BnpParibas.