«Ci vorrà almeno un paio d’anni ancora perché si possa creare un mercato dei minibond sufficientemente trasparente e popolato, tanto da poter individuare una curva dei rendimenti coerente», ha dichiarato a MF-Milano Finanza lo scorso sabato 1° agosto Andrea Crovetto, amministratore delegato di Epic, sim nata per agevolare l’incontro tra la domanda di credito delle pmi italiane e l’offerta di capitali di investitori istituzionali italiani e stranieri ( si veda altro articolo di BeBeez).
E ha aggiunto Crovetto: «Attualmente si può dire che in media un minibond emesso da una società con rating BB paga un rendimento del 5,5%-6%, ma i dati sono ancora poco significativi e sono influenzati dal fatto che i tassi spuntati sono spesso il risultato di trattative con le poche controparti che sottoscrivono poi i titoli. Così possono esserci situazioni in cui società poco indebitate finiscono sul mercato con rendimenti alti e viceversa».
Per monitorare il mercato Epic ha iniziato a produrre un report trimestrale che mette in relazione appunto la situazione di rischio-rendimento per ciascuna delle emissioni quotate (si veda la tabella in pagina). Dal primo report di Epic sim emerge per esempio che le utility offrono tassi più bassi, mentre il settore finanziario, del gioco d’azzardo e delle costruzioni offrono in media tassi più alti.
Intanto sul fronte dell’offerta di capitali da investire in minibond c’è un gran fermento. Secondo Crovetto, che in questi ultimi mesi ha preso contatti con molti potenziali investitori, dai fondi specializzati alle banche, dai family office ai fondi pensione fino alle assicurazioni, “c’è una massa di liquidità di almeno 2 miliardi di euro pronta per essere investita nei minibond italiani”.
«Al netto dei capitali che investitori come le assicurazioni intendono destinare a fondi specializzati e sommando invece i capitali destinati agli investimenti diretti in minibond», ha spiegato ancora l’ad di Epic sim, «siamo arrivati a questa cifra, che ritengo stimata per difetto, visto che non pretendo di aver contattato tutti i possibili investitori». Soltanto i fondi specializzati lanciati in Italia sono oltre una ventina e ormai alcuni di essi hanno annunciato il primo closing della raccolta e hanno iniziato a operare. Per il prossimo autunno, poi, è molto atteso dal mercato l’avvio dell’attività del fondo di fondi lanciato dal Fondo Italiano di Investimento grazie alla sponsorizzazione della Cassa Depositi e Prestiti, che ha messo a disposizione 250 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).