Rhiag, gruppo leader dell’aftermarket per il settore automotive, controllato dal fondo Apax Partners, si prepara a piazzare altri 50 milioni di euro di bond a scadenza 2020 con cedola 7,25% emessi tramite il veicolo Rhino BondCo spa lo scorso ottobre per 215 milioni, quando aveva emesso anche 200 milioni di bond a scadenza 2019 a tasso variabile (si veda il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez).
Parte dell’’ampliamento dell’emissione al 2020 servirà a rifinanziare l’acquisizione della torinese Era spa, uno dei principali distributori italiani specializzati nei ricambi elettrici ed elettronici per il settore automotive (si veda altro articolo di Bebeez).
Nel dettaglio, Rhiag, ha ampliato l’emissione di bond di un anno fa per rimborsare quanto tirato della sua linea revolving da 75 milioni di euro, che appunto ha utilizzato in parte per finanziare l’acquisto del 100% di Era. Moody’s ha mantenuto inalterato il rating B2 sui bond 2019, ritenendo l’operazione sostanzialmente neutra in termini di impatto sul debito di Rhiag, visti i benefici che il deal porterà (scarica qui il report di Moody’s).
Era ha chiuso il 2013 con 39 milioni di ricavi e 6 milioni di ebitda, mentre stima di chiudere il 2014 con un fatturato di 42 milioni. Quanto a Rhiag, ricorda Moody’s nel suo report, il gruppo ha chiuso il primo semestre 2014 con 374 milioni di ricavi consolidati, in crescita del 5% dal primo semestre 2013, grazie all’ampliamento della gamma d prodottu, al buon successo del private brand di Rhiag “Starline” in Italia e dall’apertura di 10 nuove filiali in Europa centrale e orientale.
Nello stesso periodo l’ebitda di Rhiag è aumentato del 7% a 42 milioni grazie al taglio di costi e al miglioramento dei margini a sua volta prodotto dalla penetrazione del brand proprio che ha controbilanciato la continua pressione di presso e i maggiori costi operativi che hanno seguto l’apertura delle nuove filiali. Uno sforzo per il quale il gruppoha bruciato 20 milioni di euro di cassa in investimenti. Più dettagli sono inclusi nella prestanzione agli investitori preparata in occasione dell’ampliamento del bond (scarica qui la presentazione).