E’ arrivato a quota 650 milioni di euro spalmati su 60 emissioni il controvalore nominale dei minibond quotati all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana a metà ottobre, grazie in particolare a un terzo trimestre di quest’anno che ha visto un’ esplosione del numero delle emissioni (25) e di valore (362 milioni), che ha portato a un vero e proprio balzo nei valori dai 331 milioni di minibond quotati a metà luglio (si vedano qui gli annunci relativi agli ultimi minibond quotati all’ExtraMot Pro).
Lo ha calcolato Epic, la sim cofondata da Andrea Crovetto, nata per agevolare l’incontro tra la domanda di credito delle pmi italiane e l’offerta di capitali di investitori istituzionali italiani e stranieri, che monitora periodicamente il mercato dei minibond di valore inferiore ai 50 milioni di euro,
Il mercato, che a oggi ha in rampa di lancio altre 33 emissioni annunciate, sta maturando. Epic sottolinea infatti che i rendimenti si stanno stabilizzando rispetto al recente passato, quando erano evidenti alcuni eccessi nella definizione del valore delle cedole (si veda altro articolo di BeBeez). La forchetta di rendimento di tutte le emissioni dall’11 luglio a oggi oscilla infatti tra il 4 e il 7%. In precedenza, si erano invece, registrate emissioni che offrivano rendimenti assai superiori, anche di 300 punti base.
Si conferma inoltre l’esistenza di un rapporto diretto tra il rendimento offerto e la leva finanziaria dell’emittente, che vede le società con leva inferiore a 4 volte pagare cedole con spread inferiori ai 500 punti base, mentre quelle con una leva maggiore arrivano a pagare cedole con spread anche superiori ai 700 punti base. C’è poi anche un chiaro collegamento tra i tassi dei minibond emessi e l’appartenenza dell’emittente a un dato settore: le utility continuano a offrire infatti un tasso più basso.
Da segnalare, infine, c’è la prevalenza di minibond emessi da pmi con sede nella zona di Milano e in Veneto, che oggi valgono complessivamente 307 milioni di euro, cioè il 47% dell’ammontare complessivo del mercato dei minibond. Questa percentuale sale al 67% se si aggiungono le emissioni di società presenti in Emilia Romagna e Toscana.