Ardian ha siglato un accordo con il Pennsylvania Public School Employees’ Retirement System (PSERS) per acquisire 17 posizioni in fondi di private equity per un valore complessivo di 1,75 miliardi di dollari (si veda il comunicato stampa). PSERS ha infatti deciso di ridurre l’esposizione al private equity al 15% del proprio patrimonio che al momento ammonta a circa 52 miliardi di euro. Si tratta dell’ultimo deal di secondario di una lunga serie condotto nell’ultimo anno dall’operatore di private equity guidato da Dominiqe Senequier. Da gennaio 2014, infatti, Ardian ha effettuato 10 investimenti pari a oltre 10 miliardi di dollari in operazioni di acquisizione di portafoglio nel secondario da fondi sovrani e altre importanti istituzioni finanziarie. La nota di Ardian indica che lo scorso novembre Ardian ha acquisito un portafoglio di 32 posizioni in fondi di 8 partecipazioni in coinvestimento da un’istituzione finanziaria italiana, che non viene citata ma può essere facilmente individuata in Unicredit, con Ardian che ha poi investito anche in SwanCap II, lanciato dalla società di gestione spin off della stessa unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).
Doughty Hanson è l’ultimo operatore di private equity in ordine di tempo ad aver offerto ai propri investitori la possibilità di cedere le loro partecipazioni nei vecchi fondi per poter raccogliere un nuovo fondo. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, Dounghty Hanson ha proposto di cedere le quote nei fondi IV e V raccolti, rispettivamente, nel 2044 e nel 2007 per un valore complessivo di 750 milioni di euro. Gli acquirenti del portafoglio di quote investiranno inoltre 250 milioni di euro nel nuovo fondo che Doughty Hanson sta raccogliendo e che ha target 2 miliardi di euro. Operazioni simili sono state strutturate nell’ultimo anno e mezzo anche da Motion Equity Partners, Duke Street Capital e Argan Capital.
Xiaomi, la startup di Pechino nata nel 2010 e salita recentemente alla ribalta per aver conquistato la leadership del mercato cinese degli smartphone, ha raccolto 1,1 miliardi di dollari con un nuovo round di investimenti, sulla base di una valutazione dell’intera società di ben 45 miliardi di dollari (si veda Reuters). Lo ha confermato ieri l’amministratore delegato e fondatore della società, Lei Jun. Tra gli investitori che hanno partecipato a questo round di finanziamenti ci sono state Hopu Investment Management, la società del finanziere cinese Fang Fenglei; il fondo gestito dall’ex analista di Morgan Stanley, Richard Ji, All-Stars Investment; il veicolo d’investimenti russo Dst Global; il fondo sovrano di Singapore Gic; e Yunfeng Capital, la società di private equity legata al presidente di Alibaba, Jack Ma.