Technogym prepara l’ipo a Piazza Affari. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando che il gruppo romagnolo, controllato e guidato da Nerio Alessandri, e dal 2008 partecipato al 40% dal fondo Candover (gestito da Arles Capital Partners), ha sondato le principali banche d’affari italiani e internazionali invitandole a sottomettere le loro offerte per la possibile quotazione in Borsa da realizzarsi o nella seconda metà di quest’anno o a inizio 2016.
Technogym nel 2013, viaggiava su un giro d’affari consolidato di 411,1 milioni (in linea con quello del 2012), un ebitda di 36,6 milioni (in netto calo dai 55,1 milioni del 2012), un ebit di 8 milioni (pure in forte calo da 31,4 milioni) e un utile netto di 1,2 milioni (da 19,2 milioni). Mentre la posizione finanziaria netta era negativa per 82,9 milioni (da 82,7 milioni) (si veda altro articolo di BeBeez).
Il peggioramento della marginalità era spiegato nella relazione al bilancio come effetto del peggioramento rispetto all’esercizio precedente dei tassi di cambio verso l’euro di numerose valute trattate dal gruppo; della crescente aggressività dei concorrenti sui mercati europei, favorita dall’accresciuta competitività del dollaro Usa rispetto all’euro; e delle spese sostenute per incrementare la penetrazione del gruppo in nuovi mercati, canali e segmenti di clientela con lo sviluppo della rete commerciale.
L’inversione del trend del cambio euro-dollaro già nella seconda parte dell’anno scorso ha però ribaltato nettamente la situazione con il gruppo che, secondo quanto riferisce oggi pomeriggio il sito internet de Il Sole 24 Ore, ha archiviato un ottimo 2014: Technogym ha chiuso l’esercizio 2014 con un fatturato di 466 milioni di euro (+13% sul 2013) e un ebitda di 64,8 (+77%). La posizione finanziaria netta si è attestata a 57,2 milioni, migliorata rispetto agli 87 milioni del 2013. Il free cash flow è pari a 34,5 milioni di euro.