Aryzta, azienda alimentare internazionale svizzero/irlandese che in precedenza era nel portafoglio di Lion Capital, è entrata in trattative esclusive per l’acquisizione di una quota del 49% in Picard società sostenuta da Lion, per un corrispettivo di 446,6 milioni di euro. Picard vende prodotti surgelati francesi ed è stata valutata da Aryzta 2,25 miliardi di euro. L’investimento di Aryzta in Picard sarà in gran parte finanziato dai proventi netti derivanti dalla cessione, avventua la scorsa settimana, di 49 milioni di azioni di Origin Enterprises, società agro alimentare per un valore di oltre 404 milioni di euro. Aryzta tratterà Picard come associato e avrà il diritto di esercitare un’opzione call in tre e cinque anni per acquisire il 100% di Picard. Aryzta è stata costituita nel 2008, quando Lion Capital fuse due imprese alimentari, Holdings e la IAWS Group. Lion Capital ha venduto parte della sua partecipazione nel gruppo in questo periodo riducendo la propria partecipazione all’8%.
Charterhouse Capital Partners ha disinvestito completamente da Card Factory, vendendo la quota restante nella società quotata al FTSE 250 con un ritorno di 5.25x sul suo investimento (leggi altri articoli sull’operazione, qui). Il fondo aveva acquistato, nel 2010, il rivenditore di carte da regalo e biglietti per 350 milioni di sterline, e lo ha quotato lo scorso maggio, vendendo circa la metà della sua quota residua pari al 40%, durante l’inverno scorso. Il valore delle azioni sono aumentate costantemente, e oggi la compagnia ha una capitalizzazione di mercato di oltre 1 miliardo di sterline. Fondata nel 1997, Card Factory è cresciuta passando dall’essere un’azienda locale a diventare un marchio conosciuto in tutta la Gran Bretagna. Sotto la guida di Charterhouse Card Factory ha aperto nuovi negozi e servizi, ha acquisito altre aziende online di carte da regalofacendo crescere l’Ebitda di oltre il 60%. La società ha realizzato, nel 2014, un fatturato di 350 milioni di sterline.
ICG ha acquisito il produttore Loparex, segnando l’esaurimento del suo quinto fondo europeo. Loparex vende carte e pellicole utilizzate per prodotti come le patch e le etichette dei farmaci. Le pellicole vengono utilizzate per una vasta gamma di applicazioni e sono adeguate alle specifiche richieste di ogni cliente. La società olandese, ha anche stabilimenti di produzione negli Stati Uniti, in India, Thailandia e Cina. Il veicolo con cui si è chiusa l’operazione, è stato chiuso nel gennaio 2013 a 2,5 miliardi di euro.