A fine marzo 2015 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese erano 3.711, in aumento di 532 unità rispetto alla fine di dicembre (+16,7%). Impiegavano circa 18.000 lavoratori (14.862 soci e 3.025 dipendenti), quasi 3.000 unità in più rispetto al trimestre precedente. I dati sono contenuti nell’ultimo Report strutturale curato da Infocamere relativo al primo trimestre del 2015 e pubblicato nei giorni scorsi (scarica qui l’intero Rapporto) sulla base del database aggiornato con cadenza settimanale,
Il valore della produzione media, calcolato sulle quasi 1.700 imprese delle quali si dispone dei bilanci sull’esercizio 2013, è pari a 118 mila euro, ma la metà delle startup innovative ha prodotto nel 2013 fino a 27 mila euro. L’attivo è in media di 233 mila euro a impresa, ma per la metà delle startup innovative non supera i 64 mila euro.
Le startup rappresentano lo 0,25% del quasi milione e mezzo di società di capitali italiane. Il capitale sociale delle startup è complessivamente di 192 milioni di euro, che corrisponde in media a circa 52 mila euro a impresa. Il capitale medio è aumentato del 7,5% rispetto al quarto trimestre 2014.
Complessivamente le startup innovative hanno registrato una produzione pari a 200 milioni di euro nel 2013 (valore calcolato sulle quasi 1.700 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio), mentre il reddito operativo complessivo è negativo per 46 milioni. Una delle caratteristiche peculiari delle startup innovative è l’elevato grado di immobilizzazione dall’attivo patrimoniale: il rapporto è pari al 29,9% ed è cinque volte il rapporto medio delle società di capitali (5,9%).
Durante i primi esercizi di operatività è probabile che si presentino risultati economici in perdita a causa del peso del debito nella fase iniziale dell’attività. Il 58,1% delle startup innovative nel 2013 è infatti in perdita (questo insieme di imprese rappresenta circa il 40% della produzione complessiva), mentre il restante 41,9% presenta un utile d’esercizio (rappresentano il 60% della produzione).
Gli indicatori di redditività Roi e Roe delle startup innovative registrano valori negativi, ma se ci si riferisce soltanto alle imprese in utile, gli indici sono sensibilmente migliori di quelli delle altre società di capitali. La struttura finanziaria delle startup innovative è relativamente migliore di quella delle società di capitali. Situazione inversa per le startup in utile, che hanno una situazione finanziaria peggiore della media delle società di capitali. Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 12 centesimi di valore aggiunto, un dato più basso di quello delle società di capitali (20 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano invece più valore aggiunto delle società di capitali (33 centesimi contro 20).