WeWork, la società Usa specializzata nella gestione di spazi per co-working, ha raccolto 430 milioni di dollari da nuovi investitori cinesi, che hanno valutato l’intero capitale ben 16 miliardi di dollari (si veda il FInancial Times). Il round di investimento è stato guidato da Hony Capital e Legend Holdings, entrambi con sede a Pechino, e ha lo scopo di finanziare lo sviluppo di WeWork in Asia. La valutazione di WeWork è cresciuta in maniera esponenziale nell’ultimo paio d’anni. Si è passati dai 5 miliardi di dollari nel 2014 ai 10 miliardi dello scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez) e ai 15 miliardi dell’inizio di quest’anno. Il fondo di private equity paneuropeo Gimv e Capricorn Venture hanno ceduto al cinese Yinyi group la quota residua della loro partecipazione nella belga Punch Powertrain, società belga fornitrice di sistemi di propulsione efficienti dal punto di vista del consumo di carburante nel settore automotive. Secondo quanto riferisce AltAssets, la società è stata valutata 1,5 miliardi di euro. Gimv e Capricorn avevano originariamente acquisito nel marzo 2010 una quota rispettivamente del 46% e del 12% della società che avevano poi ridotto al 32% e all’8,5% nel dicembre 2013, vendendo a New Horizon Capital, fondo con focus sulla Cina. Dal 2010 Punch Powertrain ha quintuplicato i ricavi a 326 milioni di euro, con un ebitda atteso per il 2016 di quasi 100 milioni e ricavi a 500 milioni.
Partners Group ha lanciato un’opa su Axia NetMedia, operatore che fornisce cablaggi in fibra ottica nin nord America e Francia, con sede a Calgary nello stato canadese dell’Alberta e quotato alla Borsa di Toronto (scarica qui il comunicato stampa). L’pofferta da 4,25 dollari canadesi per azione valuta l’equity della società 272 milioni. A fine 2014 Axia Netmedia capitalizzava 160 milioni di dollari. L’offerta del fondo ha già ottenuto il via libera da parte del Cda della società.
La mossa di Mario Draghi che ieri ha annunciato l’inclusione dei corporate bond in euro con rating investment grade nella lista dei titoli acquistabili dalla Banca Centrale Europea nell’ambito del Quantitative Easing e il taglio dei tassi di riferimento a zero e la discesa in territorio negativo per i tassi sui depositi, ha permesso a Leaseplan di collocare l’emissione obbligazionaria high yield che era stata annunciata e poi sospesa lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez). I bond serviranno a rifinanziare in parte il buyout della società di noleggio auto acquisita lo scorso anno da un consorzio di fondi di private equity, fondi pensione e fondi sovrani che l’hanno rilevata da Volkswagen. L’emissione è in due tranche: una da 1,25 miliardi di euro a 5 anni con cedola 7% e l’altra da 400 milioni di dollari sempre a 5 anni con cedola 7,5% (si veda Reuters).