Sia, il gruppo leader europeo nel settore delle infrastrutture e servizi tecnologici per banche e società finanziarie, ha annunciato lo scorso venerdì 11 marzo di aver avviato il progetto di quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, che prevede possa avvenire entro il 2016 (scarica qui il comunicato stampa).
La quotazione di Sia era attesa dal mercato, anche se parallelamente il gruppo cerca da tempo un’occasione di integrazione con un altro gruppo. Lo scorso novembre si era parlato di trattative con VocaLink, il big britannico delle infrastrutture di pagamento (si veda altro articolo di BeBeez).
Guidata dall’amministratore delegato Massimo Arrighetti, Sia è controllata dal Fondo Strategico (49,9%) e partecipata dai fondi di F2i sgr (17,05%) e Orizzonte sgr (8,64%) e da una serie di banche. Il gruppo ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati per 449,4 milioni di euro (dai 426,3 milioni del 2014), un ebitda di 123,9 milioni (da 122,6 milioni) e un debito finanziario netto di 108,7 milioni (da 75,5 milioni).
Arrighetti nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati di bilancio sempre venerdì 11 marzo ha detto che Arringhetti le recenti ipo del settore hanno valutato le società in un range tra le 11 e le 14 volte l’ebitda. Il che significa che Sia potrebbe valere tra 1,36 e 1,73 miliardi di euro.
Nel 2015 Sia ha gestito complessivamente il regolamento di 9,9 miliardi di transazioni (+7,7% rispetto al 2014), 3,3 miliardi di operazioni con carte (+11,2%) e 2,8 miliardi di operazioni di pagamento (+3,6%) relative a bonifici e incassi. Sui mercati finanziari il numero delle transazioni di trading e post-trading è salito a 41,7 miliardi dai 30,2 miliardi del 2014, con un incremento del 38%. Sia ha gestito un traffico di 358 terabyte di dati sui 180.000 km. della rete SIAnet in aumento del 10% circa rispetto al 2014, con una totale disponibilità dell’infrastruttura e livelli di servizio del 100%.
Da segnalare inoltre che nel corso del 2015 è stata avviata la commercializzazione di Jiffy, il servizio per pagamenti “Person to Person” (P2P) che tramite un’app consente di inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone selezionando il beneficiario dalla propria rubrica telefonica: sono 19 i gruppi bancari italiani aderenti (che rappresentano oltre l’80% del totale dei conti correnti) e di questi 5 hanno attivato il servizio nel corso del secondo semestre 2015. A fine dicembre sono stati superati i 250.000 utenti registrati.