Parthenon Capital Partners ha annunciato il closing della raccolta del suo quinto fondo a 1 miliardo di dollari ben al di sopra del target iniziale di 850 milioni (si veda il comunicato stampa). Il managing partner e co-ceo Brian Golson si è dichiarato soddisfatto del risultato che ha visto aggiungersi un consistente gruppo di nuovi investitori. Parthenon, focalizzata sui servizi finanziari, l’healthcare e il business service aveva chiuso il precedente fondo nel 2012, anche in quel caso superando il target di 600 milioni di dollari, avendo raggiunto quota 700 milioni. Parthenon, con sede a Boston, è guidato dai managing partners Brian Golson, Dave Ament e Andrew Dodson. Lo scorso settembre aveva ceduto Altegra Health a Emdeon in un deal tutto in cash di 910 milioni di dollari.
Carlyle ha investito circa 400 milioni di dollari in una partecipazione di minoranza in ION Investment Group, società che produce software per la sicurezza dei dati e la continuità aziendale a istituzioni finanziarie e corporate, partecipata da TA Associates e con oltre 300 milioni di ebitda (si veda il comunicato stampa). Cam Dyer, managing director in Carlyle per le operazioni che vedono preponderante la parte tecnologica, è entrato nel consiglio di ION insieme alla collega Renee James, che oltre che essere una partner di Carlyle, siede nei Cda di Oracle e di Citibank. Le risorse per l’investimento provengono dal Carlyle Partners VI, fondo da 13 miliardi di dollari per i buyout e le minoranze strategiche in cinque settori diversi. L’investimento in ION si posiziona nel solco degli investimenti in aziende ad alta tecnologia che ha visto Carlyle investire più di 22 miliardi di dollari nel corso della sua storia. Latham & Watkins hanno svolto la funzione di advisor legale in Carlyle, mentre advisor di ION sono strati Evercore e Allen & Overy.
Aurelius fondo paneuropeo dedicato alle aziende mid.market, acquista le attività commerciali di Abelan Group in Germania e Olanda (si veda il comunicato stampa). Nel 2015 le attività acquisite hanno generato ricavi per circa 50 milioni di euro e il closing dell’operazione è atteso per la fine di giugno. Le attività consistono in una cartiera con sede a Viersen in Germania dove vengono prodotti cartoni di elevata grammatura per fare scatole di cartone particolarmente consistenti, oltre a diversi tipi speciali di carta usati per la produzione di fazzoletti o altre applicazioni per l’igiene e l’industria. Oggetto dell’acquisizione è stato anche uno stabilimento a Fibor in Olanda per la produzione di imballaggi di cartone, che oltre che utilizzare materiale riciclato, è fornitore delle principali aziende europee impegnate nell’alimentare e nell’orticoltura. Nello stabilimento vengono trattate anche le fasi della fustellatura e della stampa oltre che della piegatura arrivando al prodotto “scatola” finale. L’acquisizione creerà certo notevoli sinergie con Solidus Solutions, altra società nel portafoglio di Aurelius dall’aprile 2015, che è uno dei più grandi attori europei nel settore delle scatole di cartone con impianti nel Regno Unito, Olanda e Belgio.