Ha iniziato molto bene l’anno il settore dell’equity crowdfunding in Italia, che a oggi ha contato 8 operazioni concluse con successo sulle piattaforme da inizio 2016. Lo riferisce MF Milano Finanza in edicola da sabato 4 giugno, che riporta i dati raccolti da Crowdfundingbuzz (sito che come BeBeez è edito da EdiBeez srl).
Le 8 operazioni in poco meno di sei mesi del 2016 si confrontano con le 7 operazioni di tutto il 2015 e con le 4 operazioni del 2014, il tutto per un totale di poco più di 5,5 milioni di euro raccolti dalle piattaforme da inizio 2014, di cui 2,49 milioni soltanto quest’anno.
E questo nonostante il fatto che le novità apportate da Consob al regolamento non abbiano ancora dispiegato il loro potenziale. Come noto, infatti, il nuovo regolamento dello scorso febbraio renderà più semplice aderire alle proposte pubblicate da startup e pmi innovative sui vari portali (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare, le verifiche di appropriatezza dell’investimento rispetto alle conoscenze e all’esperienza dell’investitore potranno d’ora in poi essere effettuate dagli stessi gestori dei portali, purché risultino dotati di requisiti adeguati. Con ciò i gestori possono subentrare nel ruolo finora svolto dalle banche.
Tuttavia il passaggio non è automatico, perché le piattaforme si devono attrezzare per tutto questo e devono comunicare il cambiamento alla Consob, che a sua volta ha 60 giorni di tempo per esaminare le carte e dare il suo via libera. Tutti passaggi che si stanno concludendo in queste settimane per le piattaforme più veloci e che vedranno invece la maggior parte delle piattaforme pronte nel corso dell’autunno.
In ogni caso, si diceva, anche senza l’aiuto del nuovo regolamento l’attività delle piattaforme è aumentata e proprio in questi giorni è stato segnato il record di raccolta per una piattaforma italiana. Synbiotec srl, pmi innovativa nella ricerca, sviluppo e produzione di probiotici di alta qualità, ha infatti raggiunto su NextEquity promesse di investimento degli investitori per oltre un milione di euro. Un traguardo ottenuto soprattutto grazie all’impegno di una controllata di Marcozzi srl, una società specializzata in produzione e distribuzione di pasta bio che quindi non porterà solo soldi, ma contribuirà attivamente allo sviluppo del business (si veda qui il patto parasociale tra la startup e Vivien Pro Salus srl). Synbiotec è uno spin-off dell’Università di Camerino, nata nel 2004 da un’idea del prof. Alberto Cresci coadiuvato da un team di ricercatrici. Partecipa al capitale sociale, oltre all’Università di Camerino, anche la Banca Popolare di Ancona.