Fondo Italiano d’Investimento ha ceduto alla famiglia fondatrice la sua partecipazioni del 13,75% in Marsilli, società di Castelleone ( Cremona), attiva nella progettazione e produzione di macchine e linee automatiche per l’avvolgimento e sistemi complessi per l’industria dell’automazione, che ha chiuso il 2015 con un fattuato consolidato superiore ai 51 milioni di euro.
L’operazione di disinvestimento è stata realizzata anche alla luce della conclusione del processo di ricambio generazionale che si è avviato all’interno dell’azienda e che ha portato l’amministratore delegato Gian Battista Parati alla guida della società.
Fondo Italiano aveva investito in Marsilli nell’ aprile 2013, attraverso un aumento di capitale di 10 milioni euro, finalizzato a sostenere i programmi di crescita internazionale previsti dalla società e ad aumentare le risorse da destinare all’attività di ricerca e sviluppo, al fine di consolidarne il ruolo di leader tecnologico mondiale.
In termini economici, i risultati della società dalla data di investimento di Fondo Italiano hanno evidenziato una costante e significativa crescita. Nei tre anni di permanenza del Fondo nella compagine societaria, Marsilli, infatti, ha visto aumentare la forza lavoro di oltre il 30%, mentre sia il valore della produzione sia la capacità produttiva hanno registrato aumenti pari a circa il 25%. Da segnalare, inoltre, l’ingresso diretto dell’azienda in nuovi mercati, quali Stati Uniti, India, Cina e Russia.
Per il Fondo Italiano, a cinque anni e mezzo dal suo avvio operativo, si tratta della sesta operazione di disinvestimento (dopo quello in Eco Eridania, Megadyne, ATT, Arioli e Comecer), a fronte di 40 investimenti diretti deliberati e 30 interventi realizzati attraverso l’attività di fondo di fondi. Oggi, sono oltre 200 le aziende complessivamente coinvolte direttamente o indirettamente nell’attività dei fondi gestiti dalla sgr, per un fatturato complessivo pari a circa 6 miliardi e circa 32.000 dipendenti.