Il Tribunale di Bologna ha ammesso Jeckerson al concordato in continuità, sulla base di un piano concordatario che prevede un aumento di capitale di 5 milioni di euro per la nota società produttrice degli omonimi jeans e che sarà effettuata dall’attuale azionista di controllo, il fondo Stirling Square Capital Partners, e da nuovi investitori. L’adunanza dei creditori è stata fissata per il 24 gennaio 2017.
“Si va verso il mantenimento di tutta la forza lavoro, consolidando la rete di monomarca e puntando sullo sviluppo dei multimarca”, ha spiegato nei giorni scorsi al Corriere della Sera di Bologna l’amministratore delegato di Jeckerson, Gian Maria Argentini, che ha aggiunto: “L’azienda, che da sempre vanta risultati operativi positivi, potrà finalmente muoversi rafforzando il proprio business avendo proposto un riequilibrio della propria struttura finanziaria”.
Jeckerson, che controlla le società JRetail, Jeckerson US e JRetail Sarl, ha chiuso il 2015 con circa 40 milioni di euro di ricavi consolidati (dai 42 milioni del 2014), conta 190 dipendenti, di cui la maggior parte impiegata nei 35 negozi del brand. Il bilancio è gravato da circa 90 milioni di euro di debiti, di cui 55 milioni verso le banche e 31 milioni verso l’ex proprietario Blue Fashion Group della famiglia Stocchi.
Jeckerson era in liquidazione dallo scorso febbraio. Allegri avevainfatti spiegato allora che, dopo vari tentativi di concordato preventivo non andati a buon fine, “la procedura migliore per velocizzare la cessione del business è stata quella di mettere in liquidazione l’azienda in modo che si possa dare continuità strategica al marchio” (si veda altro articolo di BeBeez), mentre lo scorso maggio sembrava che il fondo Emerisque potesse essere il cavaliere bianco chiamato a salvare Jeckerson (si veda altro articolo di BeBeez).
Già nel marzo 2014 il fondo Stirling Square aveva versato nuovo equity per 5 milioni di euro in contemporanea alla sigla di un accordo con le banche (GE Capital Interbanca, UniCredit, Mps Capital Services e Banca Mps) a valle di una trattativa iniziata oltre un anno prima e che portato a uno riscadenziamento delle posizioni debitorie senior e a una revisione dei covenant finanziari.