In Germania è nata la nuova stella del fintech, settore che realizza servizi e prodotti finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell’informazione. Il nome della start-up è Number26, o più semplicemente N26, una banca mobile only (senza filiali), che sembra avere una marcia in più sulla concorrenza.
In un anno e mezzo è riuscita ad acquisire 200mila clienti in otto nazioni europee e a ottenere dalla Bce e dall’autorità che regola i mercati finanziari in Germania una licenza per operare come banca a tutti gli effetti. Inoltre, l’ultimo round di aumento di capitale, a giugno, ha portato nelle casse 40 milioni di dollari, immessi da investitori come Peter Thiel e il miliardario di Hong Kong Li Ka-Shing. Complessivamente finora dalla sua nascita la start-up fondata da Valentin Stalf, 26 anni (da qui il nome N26), ha raccolto 53 milioni di dollari
In precedenza, a febbraio, la startup aveva annunciato un accordo con Transferwise (altra startup, con cui condivide alcuni investitori), per rendere più economici l’invio e la ricezione di denaro in valute diverse.
A fine luglio, tramite una partnership con la startup di Francoforte Vaamo, N26 ha cominciato invece a offrire un prodotto di investimento.
Secondo il il co-fondatore Maximilian Tayenthal, la principale differenza, rispetto ad altre startup che si concentrano su specifiche nicchie di mercato, come i pagamenti verso l’estero o i prestiti interpersonali, è il fatto che N26 vuole costruire un hub finanziario, integrando tutti questi diversi servizi, riconfigurando il tradizionale sistema bancario in una versione più tecnologica.
Inoltre, l’amministratore delegato di N26, Markus Gunter, afferma che la licenza per operare come una banca permetterà alla start-up di immettere sul mercato prodotti del tutto innovativi, come la funzione di condivisione della spesa, con cui, ad esempio, sarà possibile spartirsi tramite l’applicazione, il conto di un ristorante o di un albergo.
Dal punto di vista territoriale, la banca è oggi attiva in Germania, Francia, Spagna, Austria, Irlanda, Grecia e Slovacchia. In Italia le autorità hanno temporaneamente sospeso l’attività poco dopo l’avvio.
Il successo di N26 è un dato positivo per tutto il settore fintech, e in Italia per Trapezita, start-up che ha sviluppato una piattaforma online di consulenza finanziaria generica che guarda al modello dei robo-advisor. Trapezita non colloca prodotti finanziari e non esegue transazioni ma offre agli investitori consigli e metodologie di investimento attraverso un contatto remoto (web, email, sms, app), avvalendosi di consulenti finanziari generici esperti e certificati da un algoritmo proprietario: gli Strategist. Trapezita si differenza dal robo-advisor per la presenza degli Strategist che, a giudizio della società, dovrebbero consentire, rispetto a un singolo consulente, un minore rischio di errore dei segnali operativi forniti agli investitori.
Trapezita ha in corso un’operazione di raccolta fondi attraverso l’equity crowdfunding sul sito Equity Startup. Obiettivo di raccolta 180 mila euro euro tramite aumento di capitale. La valutazione complessiva della società (100% dal capitale sociale), prima dell’aumento di capitale, è di 382.500 mila euro. L’ investimento minimo è di 306 euro, ogni quota vale 38,25 euro e pertanto ad ogni investimento minimo di 360 euro corrispondono 8 quote.
Attualmente le risorse finanziarie a disposizione della start-up provengono dal finanziamento soci per 110mila euro e da un finanziamento agevolato MPS per 200mila euro. Il piano prevede di raggiungere 6.800 clienti in tre anni, grazie anche all’ingaggio di più di 600 Strategist di cui la metà all’estero, con un fatturato di 2,5 milioni e un EBITDA di quasi 900mila euro (36%).
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