Octo Telematics conta di chiudere il 2016 con un fatturato sopra i 300 milioni di euro, in crescita di oltre il 20% dai 243 milioni del 2015 quando ha chiuso il bilancio con un utile netto di 42 milioni, e l’anno prossimo cambierà un’altra volta gli assetti di azionariato. Lo ha dichiarato ieri a Reuters l’amministratore delegato della società, Fabio Sbianchi, che insieme ai top manager possiede una quota nel capitale del gruppo leader nei sistemi telematici per il mercato assicurativo auto.
Il 100% del capitale di Octo Telematics era stato ceduto al gruppo russo Renova dell’oligarca Viktor Vekselberg nel febbraio 2014 dal fondo Charme e dai suoi coinvestitori Amadeus Capital Partners e Keensight Capital, con il management che aveva reivestito (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente nel capitale era entrato anche il fondo Pamplona. Oggi il capitale è controllato per il 68,5% da Renova, per il 26,5%da Pamplona e per il 5% dai manager.
Sbianchi ha detto a Reuters che lo scorso gennaio il management ha ricevuto dal Cda, “il mandato a preparare l’exit strategy; le direzioni sono quattro: industriale, strategica, finanziaria e l’ipo, nessuna di queste è esclusa”.
E’ escluso invece che sia in programma una ipo al Nasdaq già nel 2016, come annunciato nei giorni scorsi da Tamburi Investment Partners in occasione della Star Conference a Londra (scarica qui la presentazione di TIP). In vista di un’ipo, TIP ha infatti sottoscritto dei prestiti convertibili per complessivi 8 milioni di euro, emessi dalla società detenuta dai top manager di Octo Telematics (si veda qui il comunicato stampa di allora). “Non è vero, ma è divertente”, ha scherzato Sbianchi a proposito dell’annuncio di Tip. “Stimo molto Tamburi, ma non è nostro azionista. Probabilmente vede in Octo il gioiello della corona che gli manca”.