Ha debuttato ieri Innova italy 1 sull’Aim Italia, chiudendo a 10 euro per azione in linea con il prezzo dell’ipo, quando ha raccolto 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta del decimo debutto dell’anno sull’Aim Italia e della decima Spac quotata sul mercato italiano.
A comparire tra gli azionisti della Spac dedicata agli investimenti in società ad alto contenuto tecnologico e promossa da Fulvio Conti (presidente, ex ceo Enel), Marco Costaguta (consigliere, fondatore Long Term Partners), Paolo Ferrario (amministratore delegato, ex Capital Dynamics e oggi managing director di Augent Partners), Francesco Gianni (consigliere, fondatore dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli e Partners) e Alessandro Pansa (consigliere, ex ceo Finmeccanica), sono la Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense (10%), Inarcassa (10%), Banque Pictet (5,8%) e Fondazione Carisbo (5%).
Il flottante è pari al 94,2% e al momento dell’ammissione, gli investitori sono 149, di cui i cinque promotori che hanno sottoscritto, in misura paritetica e per un ammontare complessivo di 2 milioni di euro, azioni speciali senza diritto di voto, convertibili in azioni ordinarie.
Banca Imi e Banca Akros hanno agito quali joint global coordinator e joint bookrunner; Banca Imi opererà quale Nomad e Specialist. Intesa Sanpaolo Private Banking, Banca Esperia e Banca Aletti hanno svolto il ruolo di placement agent. Innova Italy 1 è stata assistita dallo studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partner e da Kpmg, mentre le banche sono state supportate dallo studio legale DLA Piper.
Il Documento di ammissione spiega che il Consiglio di amministrazione di Innova Italy 1 è formato, oltre che dai promotori della Spac, anche dai consiglieri indipendenti Valerio Bellamoli (responsabile finanza di Saipem ed ex dg di Sintonia) e Stefano Proverbio (consigliere di Saes Group e della conglomerata indsutriale turca Borusan, director emeritus di McKinsey e senior advisor di Chicco Artsana e Oxy Capital e Attestor).
Condizioni necessarie per l’approvazione della cosiddetta business combination con la società target individuata per l’investimento saranno: il voto favorevole da parte della maggioranza dell’assemblea prevista dalla legge e dallo Statuto ; e l’esercizio del diritto di recesso da parte di tanti soci che non superino il 30% delle azioni ordinarie. Gli azionisti recedenti rimarranno comunque titolari dei warrant da loro detenuti (in ipo sono stati assegnati 2 warrant gratuiti ogni 10 azioni).