Sul tavolo del ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, sono arrivate tre offerte per rilevare i titoli derivanti dalla prossima maxi-cartolarizzazione dei circa 20 miliardi di Npl netti del gruppo bancario, le cui tranche senior saranno assistite dalla Gacs.
Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che a manifestare interesse per il dossier sono stati il fondo Cerberus, il colosso dell’asset management Pimco e uno dei principali operatori del settore della gestione delle sofferenze, Fortress, che giù controlla peraltro DoBank-Italfondiario (l’ex Uccmb). Secondo Debtwire, quest’ultimo sarebbe in pole position.
Non è chiaro per quali tranche i tre operatori si siano proposti, ma è immaginabile che si tratti di quelle mezzazine e junior.
I dettagli relativi a questa operazione saranno probabilmente svelati da Mustier il prossimo 13 dicembre a Londra nel quadro del nuovo piano industriale, che delineerà anche le dimensioni dell’’atteso aumento di capitale che alcuni analisti si sono spinti a valutare sino a 13 miliardi. La dimensione dell’aumento, però, dipende a sua volta dal controvalore delle cessioni di asset che Mustier riuscirà a mettere in fila, compresa la cartolarizzazione di Npl. In caldo c’è anche la vendita di Pioneer (si veda altro articolo di BeBeez), operazione dalla quale però di recente si è sfilata Aberdeen (si veda Ansa).
Sinora Unicredit aveva ceduto Npl in operazioni con singole controparti e non con cartolarizzazioni sul mercato. L’ultima vendita è dello scorso ottobre, quando il gruppo bancario ha ceduto all’operatore polacco Kruk un portafoglio da 940 milioni di euro lordi di crediti unsecured a privati e piccole imprese (si veda altro articolo di BeBeez). Con quell’operazione Unicredit aveva raggiunto un totale di 12 miliardi di euro lordi circa di Npl ceduti a partire dal 2014.