Si allungano ancora i tempi per il passaggio del controllo di Italtel a Exprivia, sebbene pare che tutto vada nella direzione prevista. Lo scorso giovedì dicembre, infatti, la società quotata specializzata in IT ha infatti comunicato che “è stata raggiunta con Italtel una intesa preliminare su una operazione che prevede l’investimento di Exprivia nel capitale di Italtel per una quota di maggioranza, nel contesto di una più ampia operazione di rilancio industriale di Italtel” (scarica qui il comunicato stampa).
La nota prosegue, precisando che “l’intesa raggiunta riguarda le linee guida dell’operazione proposte da Italtel e approvate in data odierna dal Cda di Exprivia e la conseguente estensione dell’esclusiva nelle negoziazioni fino al 3 marzo 2017, per la definizione dei necessari accordi vincolanti e la loro approvazione da parte dei principali stakeholder che le parti si sono poste come obbiettivo di firmare entro tale data”.
Exprivia aveva spostato dal 30 settembre al 10 ottobre (si veda altro articolo di BeBeez), poi al 30 novembre (si veda altro articolo di BeBeez) e infine al 31 dicembre (si veda altro articolo di BeBeez) la deadline per il termine della trattativa esclusiva per proporre un’offerta vincolante per il gruppo fornitore di servizi tlc.
L’operazione Exprivia Italtel si inserisce nel percorso di crescita tracciato dal piano industriale di Exprivia 2015 – 2020.
La minifestazione di interesse da parte di Exprivia era stata annunciata a inizio agosto (si veda altro articolo di BeBeez), mentre il processo di vendita di Italtel, gestito dall’advisor JP Morgan, è iniziato più di un anno fa.
Il controllo del gruppo Italtel è nelle mani di Cisco che possiede il 32,67% degli strumenti partecipativi emessi a valle di un accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’art. 182-bis della Legge fallimentare omologato dal Tribunale di Milano nel febbraio 2013 (si veda altro articolo di BeBeez), mentre il resto fa capo a Telecom Italia (2,94%) e per il 64,3% alle banche finanziatrici (con Unicredit al 34,3%, Ge Capital Interbanca al 17,65%, Bpm al 9,46% e a Banco Popolare e CentroBanca e Banco di Brescia allo 0,96% ciascuno). Il capitale del Gruppo Italtel è invece posseduto da Clayton, Dubilier & Rice (48,77%), Telecom Italia Finance (19,37%), Cisco (18,40%), Capita Trustees Limited (10,81%) e Cordusio Fiduciaria (2,65%).
Italtel ha chiuso il bilancio consolidato 2015 con ricavi consolidati per 441 milioni (da 400 milioni del 2014), un ebitda di 30,2 milioni (da 23,2) e una perdita di 18,8 milioni (da una di 15 milioni), con un debito finanziario netto di 172,6 milioni (da 182,8).