Il 2016 è stato un anno di vero boom per l’equity crowdfunding italiano, con 19 campagne di successo per una raccolta complessiva di 4,4 milioni di euro, in netto aumento dalle 7 campagne del 2015 e da una raccolta di 1,7 milioni. Il tutto con un picco massimo di 8 campagne concluse con successo nell’ultimo trimestre 2016.
Il conteggio (fonte Crowdfundingbuzz) è stato pubblicato nei giorni scorsi dall’Aiec, l’Associazione Italiana delle piattaforme di Equity Crowdfunding, che ha anche calcolato nell’ultimo anno, il round medio è stato di 230 mila euro (in linea con i 250 mila del 2015) con 39 investitori in media per round (37 nel 2015). Gli investitori sono stati complessivamente ben 800, una cifra oltre tre volte più alta dei 260 investitori del 2015, per un investimento medio in calo a 5.800 euro ciascuno dai 6.800 euro dell’anno prima.
La campagna che ha raccolto di più è stata quella di Synbiotec srl, pmi innovativa nella ricerca, sviluppo e produzione di probiotici di alta qualità, che su NextEquity ha ottenuto investimenti per oltre un milione di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ma la piattaforma che l’anno scorso ha raccolto di più per le società che si sono presentate in offerta è stata Starsup, seguita da NextEquity e da Equinvest.
Su base triennale, invece, al top della classifica c’è Startup con 2,25 milioni di euro spalmati su 8 società, seguita da NextEquity con 1,45 milioni e 2 campagne e da AssitecaCrowd con 928 mila euro raccolti e 2 campagne.
Il numero medio di investitori per round illustra, molto probabilmente, le diverse strategie delle piattaforme. A un estremo, Mamacrowd e Crowdfundme puntano decisamente sul “crowd” con un numero di investitori medio molto più elevato rispetto ai circa 40 della media italiana. All’estremo opposto, Assiteca, Equinvest e MuumLab hanno puntato su pochi investitori, ma, evidentemente, più qualificati. Le altre piattaforme sembrano invece aver adottato un modello misto crowd/investitori qualificati, anche se è da notare che Starsup, unica ad avere una storia di tre anni, sta progressivamente aumentando il numero medio di investitori.
Tornando al fervore di attività delle ultime settimane, va segnalata una serie di campagne che si è chiusa molto bene, a indicare che il trend positivo è in netta ascesa.
Tra le prime campagne di successo di quest’anno c’è quella di InfinityHub, startup che sviluppa e commercializza servizi e prodotti sull’efficienza energetica e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, che ha raggiunto l’obiettivo di 105 mila euro su WeAreStarting in 43 giorni anziché nei 60 previsti (si veda articolo di Crowdfundingbuzz).
Sempre nei giorni scorsi si è chiusa la campagna di PerFrutto, una startup che permette, grazie a un sistema combinato, di conoscere in anticipo la quantità di frutta alla raccolta e il numero di frutti per classe e dimensione, nata da un gruppo di ricercatori e docenti di Agraria dell’Università di Bologna, che ha raggiunto e superato il proprio obiettivo minimo di 70 mila euro, raccogliendone 75 mila su Mamacrowd. Ma la campagna su Mamacrowd non è ancora chiusa. Fino al 10 febbraio è infatti ancora possibile investire, dal momento che PerFrutto ha la possibilità di raccogliere fino a 200 mila euro.
Prima della pausa natalizia, invece, la startup trevigiana Safeway Helmets in meno di 60 giorni e in anticipo rispetto alla scadenza prefissata, aveva raccolto 400 mila euro sulla piattaforma StarsUp (si veda articolo su Crowdfundingbuzz). Il casco intelligente Safeway Helmets, incorpora una tecnologia brevettata che consente il dialogo tra i guanti indossati dal motocilista e la calotta protettiva retroilluminata a LED, consentendo in tempo reale la segnalazione luminosa delle manovre compiute (svolta, frenata, emergenza) e dunque una maggiore visibilità del mezzo durante la circolazione o la sosta in ore notturne o in cattive condizioni metereologiche.
Molto bene è andata anche la raccolta di Primary System Research, startup che ha lanciato Primary Advisory Network, una rete internazionale di professionisti, quali dottori commercialisti e avvocati, i cui aderenti sono selezionati tra i migliori e più affermati studi di consulenza del paese in cui operano con il cliente che sceglie di avvalersi del network che è dunque in grado di beneficiare di servizi contabili, fiscali e societari su tutti i principali mercati mondiali. La società ha raccolto 71.500 euro con una campagna partita all’inizio dell’estate sulla piattaforma WeAreStarting, arrivando al 143% del target minimo richiesto ed è stato conseguito grazie a 5 investitori (si veda articolo di Crowdfundingbuzz).