Il portafoglio di partecipazioni dirette di private equity di Fondo Italiano d’Investimento sgr si starebbe dirigendo verso l’asset manager newyorkese Neuberger Berman. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che in corsa c’erano anche altri due player del settore e cioé Quadrivio sgr e Dea Capital. L’operazione, che si dice abbia un valore attorno ai 300 milioni di euro, deve comunque ancora avere il via libera di tutti gli azionisti di Fondo Italiano d’Investimento sgr.
L’operazione è allo studio da più di un anno e cioé da quando nell’autunno 2015 Coller Capital, colosso internazionale del private equity secondario, specializzato nell’acquisto di portafogli di aziende da fondi e di quote di fondi di private equity da investitori istituzionali, aveva iniziato a bussare alle porte delle banche sottoscrittrici di FII, cominciando da Montepaschi, di cui aveva già rilevato una serie di impegni in altri fondi di private equity, oltre a finanziare lo spin off del team di private equity (si veda altro articolo di BeBeez).
L’interesse di Coller e poi di altri operatori di secondario arrivava in un momento in cui il nuovo management della Cassa Depositi e Prestiti stava ragionando sul possibile incremento del suo peso nel capitale di FII sgr , cosa che sta gradualmente avvenendo. Prima dell’estate infatti Cdp ha acquistato la quota del Tesoro nell’sgr, salendo così dal 12,5% al 25% del capitale, mentre le altre quote, tutte del 12,5% ciascuna, sono ancora in capo ad Abi, Confindustria, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Icbpi. La riogranizzazione azionaria, però, non è ancora finita, perché obiettivo di Cdp è salire al 51%.(si veda altro articolo di BeBeez).
Neuberger Berman (ex braccio di asset mangement di Lehman Brothers) in Italia ha dato luogo a NB Reinassance, veicolo nato dallo spin off delle attività di private equity di Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez),
Il rendiconto semestrale del Fondo Italiano d’Investimento a fine giugno 2016 spiega che “il valore complessivo netto al 30 giugno 2016, sesto anno di attività del fondo, è pari a euro 284.141.088, per un valore unitario delle n. 4.800 quote in circolazione di euro 59.196,060. Gli investimenti finora deliberati e perfezionati sono pari a 40 (inclusi gli add-on) e ammontano a oltre 400 milioni di euro (di cui 380 milioni di euro effettivamente investiti). Al 30 giugno 2016, le 27 aziende partecipate dal fondo coinvolgono circa 20.000 dipendenti con un fatturato complessivo pari a circa 2,9 miliardi di euro e una percentuale media di export pari a circa il 50%”.
Il rendiconto aggiunge anche “la dimensione media degli investimenti è pari a circa 11,5 milioni di euro. Al 30 giugno 2016, l’ammontare da richiamare è pari a euro 278.079.393, essendo stati richiamati euro 441.920.607 (pari al 61% delle sottoscrizioni raccolte) e risultano eseguite 9 (nuova numerazione post-scissione) distribuzioni parziali anticipate a fronte di disinvestimenti, quali rimborsi in linea capitale, per un importo complessivo di euro 126.094.570”.