Banca Farmafactoring, capogruppo di BFF Banking group, ha annunciato ieri un private placement a investitori istituzionali di un bond subordinato Tier 2 da 100 milioni di euro
Si tratta della prima obbligazione subordinata emessa dalla società ed è la prima emissione Tier 2 senza rating portata sul mercato obbligazionario da parte di una banca italiana. I titoli subordinati avranno scadenza finale nel marzo 2027, con opzione call a marzo 2022 e pagheranno una cedola fissa annuale del 5,875% sino alla data di esercizio della facoltà di rimborso anticipato. I titoli saranno quotati sul listino ufficiale della Borsa iralndese.
Morgan Stanley ha agito come sole underwriter e lead manager della transazione. White & Case LLP ha affiancato la società come legal counsel, mentre Clifford Chance Studio Legale Associato ha assistito Morgan Stanley.
BFF Banking Group è l’operatore leader specializzato nella gestione e smobilizzo prosoluto dei crediti commerciali vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni in Europa.
Il gruppo è controllato al 94,25% dal fondo Centerbridge attarverso BFF Luxemburg, con Bracco che detiene il 3,28% e il resto in capo a Mediolanum Farmaceutici, Unione Fiduciaria e La Molteni. Si dice che la banca fosse stata valutata attorno ai 500 milioni di euro in occasione del buyout da parte di Centerbridge nella primavera del 2015.
In occasione dell’approvazione del bilancio 2015, l’anno scorso i soci hanno votato la distribuzione di un superdividendo di 68,76 milioni facendo ricorso anche a parte delle riserve. Al fondo Centerbridge è andato un assegno di quasi 65 milioni. Nel giugno 2016, la banca aveva emesso un bond da 150 milioni a scadenza 2021 , dopo averne emesso uno da 300 milioni nel 2014.
L’anno scorso il gruppo ha acquisito Magellan, leader nel mercato dei servizi finanziari rivolti al settore sanitario e alla pubblica amministrazione in Polonia, che opera anche in Slovacchia e Repubblica Ceca. I crediti verso clientela alla fine dell’esercizio 2016 ammontavano così a 2,499 miliardi in aumento dai 1,962 miliardi di fine 2015 e in crescita dell’8% dal 30 giugno 2016, che includeva Magellan. L’Italia rimane il mercato di riferimento per il gruppo con il 75% del totale dei crediti (89% a fine 2015), mentre i mercati esteri (Spagna, Portogallo e CEE) rappresentano un quarto dei crediti. I crediti relativi a Magellan ammontano a 447 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto a fine 2015, e rappresentano il 18% del totale.
Nel 2016 BGG Banking group ha registrato una crescita del margine di intermediazione del 24% a 175 milioni di euro dai 142 milioni del 2015, grazie a un modello di business solido, a un’ulteriore ottimizzazione del costo del funding, oltre a un’efficiente struttura dei costi (cost/income ratio del 32%) e a rischio di credito a livelli contenuti (costo del rischio allo 0,10%). Nel 2016 ha registrato un utile netto consolidato e rettificato di 88 milioni di euro, con un coefficiente CET1 di gruppo a fine 2016 del 16,7%.
L’utile netto combined con Magellan1 e rettificato si è attesato a 88 milioni di euro, escludendo costi non ricorrenti per 11 milioni di euro al netto delle tasse, dovuti al contributo straordinario al Fondo di Risoluzione (1,5 milioni di euro netti), all’acquisizione di Magellan (7,6 milioni di euro netti) e ai costi per la preparazione di una possibile quotazione in Borsa (2,4 milioni di euro netti)-
Nel maggio 2016 Centerbridge aveva dato mandato a Mediobanca, Morgan Stanley e Deutsche Bank per quotarsi a Piazza Affari, prevedendo un flottante di circa il 50%. L’idea era sbarcare sul listino entro fine 2016, ma poi l’operazione è slittata ai primi mesi di quest’anno. Lo scorso 23 dicembre Consob ha approvato il Documento di Registrazione dell’ipo,