Banca Ifis nel 2016 ha comprato portafogli di Npl del valore nominale di quasi 3,1 miliardi di euro a un prezzo di 195,6 milioni, costituiti da 463.566 pratiche. Per contro, la banca ha ceduto portafogli di Npl per un valore netto di 73 milioni, generando utili da cessione di oltre 44,5 milioni. Lo si legge nel bilancio 2016 presentato ieri dal gruppo bancario guidato da Giovanni Bossi.
A fine 2016, quindi, Banca Ifis deteneva un portafoglio di Npl del valore lordo di 9,7 miliardi, contabilizzati a bilancio per 562 milioni, con circa 967 mila debitori (scarica qui la presentazione agli analisti).
L’Area Npl ha contribuito al margine di intermediazione della banca per ben 187,4 milioni di euro nel 2016 (da 56,3 milioni nel 2015) su un totale di 358,6 milioni (da 408 milioni).
Deloitte nel suo ultimo report Deleveraging Europe aveva inserito Banca Ifis tra i compratori più attivi di crediti performing e non performing in Italia nel 2016, stimando un valore complessivo lordo di 2,4 miliardi, dopo Fortress (13,5 miliardi), Pimco (5,2 miliardi), AnaCap (2,9 miliardi) e prima di Kruk (1,2 miliardi) (si veda altro articolo di BeBeez).