Il Tribunale di Ancona ha omologato nei giorni scorsi la procedura di concordato preventivo di International Shipyards Ancona, specializzata nella costruzione e refitting di yacht di lusso.
Il piano concordatario, definito dallo studio Signori di Roma e asseverato dal professor Alberto Dello Strologo, ha consentito la ristrutturazione di un debito complessivo di oltre 55 milioni di euro e il trasferimento dell’azienda, con circa 100 dipendenti, al Gruppo Palumbo di Napoli, primario operatore del settore presente sul mercato con cantieri a Napoli, Messina, Malta, Marsiglia e recentemente anche a Tenerife. Impianti industriali con bacini che possono ospitare navi fino a 360 metri di lunghezza. Palumbo ha chiuso il 2015 con ricavi consolidati per 100,4 milioni di euro, un ebitda di 15,3 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 16,3 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ughi e Nunziante ha curato gli aspetti legali relativi alla procedura di concordato e alla vendita dell’azienda. Palumbo Group è stata invece assistita nel deal dall’avvocato Giorgio Filippi insieme all’avvocato Paolo Bortoluzzi e a Luca De Bernardi (si veda qui il comunicato stampa).
Con il concordato preventivo verranno rimborsati circa 12 milioni di euro di debiti (si veda Il Corriere Adriatico). Nel dettaglio verranno pagati per intero 2,8 milioni di crediti prededucibili (spese di giustizia, commissari, spese generali ecc.), quelli privilegiati (1,2 milioni di euro ai dipendenti, 1,4 milioni ai vari professionisti e collaboratori, 0,8 milioni ad artigiani e cooperative, 3 milioni alle banche); verranno saldati, ma solo per un terzo, i debiti previdenziali (3 milioni di euro) e tributari (1,5 milioni di euro); mentre i 40 milioni di euro di crediti chirografari vantati in particolare da fornitori (12 milioni) e banche (circa 20 milioni) verranno soddisfatti solo per circa il 3% del loro ammontare.