Usco, gruppo con sede a Modena attivo dal 1989 nel settore della componentistica per macchine movimento terra, ha annunciato l’ingresso nel capitale con il 49% da parte di One Equity Partners (scarica qui il comunicato stampa). L’operazione è stata condotta sia attraverso un’acquisizione di azioni dalla controllante ITR World srl sia tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale della società. ITR World srl fa capo ai due cofondatori Massimo Galassini e Rolando Barbieri e a Paolo Galassini, fratello di Massimo.
Usco e i relativi attuali azionisti sono stati invece assistiti, per gli aspetti legali, da Simmons & Simmons e, per gli aspetti finanziari, da Eidos Partners. Usco è stata assistita dal financial advisor Eidos Partners e dagli studi legali Simmons & Simmon e Rebecchi & Barbieri Avvocati di Modena, mentre One Equity Partners è stato assistito sul piano legale da Chiomenti.
Il Gruppo Usco conta 1.350 dipendenti, controlla aziende produttive in Italia, Spagna, Corea del Sud e Cina nonchè quaranta centri di distribuzione in Nord America, Sud America, Africa, Medio Oriente, Europa, Asia e Oceania. Il Gruppo opera attualmente tramite una rete di oltre trenta società, direttamente o indirettamente controllate, dislocate in Italia e all’estero con un’articolazione produttiva e distributiva sulla base della quale USCO ha rilanciato uno storico brand modenese, ITR, conosciuto fin dagli anni settanta nel settore meccanico del mercato B2B. Con esportazioni in oltre 120 paesi nel mondo, il fatturato consolidato 2016 si è attestato nell’ordine di 400 milioni.
Il gruppo ha chiuso il 2015 con 387,2 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 35,8 milioni e un debito finanziarion etto di 161,7 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’ottobre 2014 Usco ha emesso 5 milioni di euro di minibond a struttura amortizing che sono stati interamente sottoscritti dal fondo dedicato ai minibond di Finanziaria internazionale (si veda altro articolo di BeBeez). I titoli hanno scadenza 2019, sono a struttura amortizing (cioé a rimborso periodico del capitale) e pagano una cedola del 6,3% all’anno.