Carlyle sale al 100% del capitale di Twinset. Il fondo Usa, che giù controllava il 90% del gruppo di abbigliamento, ha annunciato infatti lo scorso venerdì 14 aprile che la stilista e fondatrice Simona Barberi ha ceduto a Carlyle la sua partecipazione del 10% posseduta tramite Simona Barbieri spa (scarica qui il comunicato stampa).
All’uscita dall’azionariato, Simona Barbieri non farà quindi più parte del Consiglio di amministrazione e non ricoprirà più il ruolo di direttore creativo della società. Carlyle è stato assistito nell’operazione sul piano legale da Latham & Watkins, mentre Simona Barbieri è stata assistita dallo studio Rinaldi di Modena e da BonelliErede.
Carlyle aveva acquisito inizialmente nel 2012 una quota del 72% del capitale di Twinset, si dice sulla base di un enterprise value di circa 300 milioni di euro, ovvero 7,5 volte l’ebitda, con i fondatori Tiziano Sgarbi e Simona Barbieri, sino a quel momento titolari di oltre il 68% del capitale, che avevano mantenuto il 28% e con il fondo Dgpa Capital (prima al 31,5%), che appunto era uscito. Dopodiché, nel 2015, Carlyle aveva comprato da Tiziano Sgarbi, il suo ultimo 18%, salendo al 90% del capitale, con la Barbieri che era rimasta al 10% (si veda altro articolo di BeBeez).
Guidata dall’amministratore delegato Alessandro Varisco, Twinset ha chiuso i nove mesi del 2016 a 203,6 milioni dopo aver chiuso il 2015 con 237,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda rettificato di 36 milioni e un debito finanziario netto pari a 4,25 volte l’ebitda. Lo scorso maggio Moody’s ha abbassato il rating sul bond da 150 milioni a B2 da B1 con outlook stabile (si veda qui altro articolo di BeBeez).
L’agenzia di rating aveva spiegato che il motivo del downgrade risiede nel fatto che la società abbia mostrato solo una modesta crescita dell’ebitda rispetto alle previsioni e che quindi la riduzione della leva si stia rivelando più lenta di quanto atteso, tanto che il rapporto tra debito finanziario netto ed ebitda difficilmente potrà ridursi al di sotto delle 4 volte prima del 2018.