La holding spagnola dei parchi a tema PortAventura si prepara a rifinanziare il debito e a pagare un dividendo straordinario ai due fondi di private equity azionisti Investindustrial (50,1%) e Kkr (49,9%). Lo ha scritto Reuters nei giorni scorsi, precisando che l’operazione è condotta da JP Morgan, KKR Capital Markets, BBVA, Nomura, HSBC, BnpParibas e Credit Agricole.
Nel dettaglio, è prevista l’erogazione di un nuovo finanziamento a 7 anni da 620 milioni di euro che pagherà un rendimento nell’area di 375 punti base sopra il tasso euribor 3 mesi con un minimo dello 0%. Il finanziamento sarà erogato alla nuova holding International Park Holdings bv, che controlla la società operativa PAESA Entertainment Holding.
Moody’s ha assegnato alla holding e al finanziamento da 620 milioni un rating B2 con outlook stabile, mentre ha aumentato di un notch da B3 a B2 il rating corporate e il rating dei bond di PAESA Entertainment Holding.
D’altra parte PortAventura registrato negli ultimi anni un’importnate crescita dell’ebitda, che si è attestato a 91 milioni di euro nel 2016 da 40 milioni del 2010.
I capitali raccolti con il collocamento del bond andranno a pagare un superdividendo da 170 milioni di euro e a rimborsare i due bond di PortAventura in circolazione e cioé quello da 270 milioni di euro a scedenza dicembre 2020 con opzione call esercitabile a partire dal prossimo giugno e cedola 7,25% e quello da 150 milioni a scadenza 2019 a tasso variabile; oltre che a pagare 30 milioni di costi di transazione.
PortAventura è il terzo parco di divertimenti a tema più grande d’Europa, guidato dall’italiano Sergio Feder, ex ceo di Gardaland che a sua volta era stato in portafoglio a Investindustrial.
Proprio per continuare a seguire l’investimento di PortAventura, Investindustrial lo scorso marzo aveva raccolto un nuovo fondo con il quale ricomprarsi le partecipazioni residue del fondo IV (che nel 2008 aveva raccolto circa un miliardo di euro) e appunto in primo luogo quella in PortAventura (quelle partecipazioni valgono circa 700 milioni, di cui 500 milioni è il valore di PortAventura), investimenti che altrimenti Investindustrial non avrebbe più potuto seguire, visto che il fondo IV ha come tutti i fondi di private equity un periodo di vita fissato in 10 anni.
Investindustrial aveva ceduto a Kkr la quota del 49,9% del gruppo dei parchi a tema nel novembre 2013 e contestualmente PortAventura aveva collocato i bond. Secondo quanto riferito allora da Moody’s, l’incasso dell’emissione era gioà servito in quell’occasione a rifinanziare il debito esistente e pagare un dividendo straordinario da 150 milioni di euro agli azionisti.
Investindustrial aveva acquistato la prima metà del capitale di PortAventura nel dicembre 2009 sottoscrivendo un aumento riservato da 95 milioni. Nell’autunno 2012, l’operatore di private equity di cui Andrea Bonomi è principal aveva acquisito l’altro 50% che non possedeva di PortAventura da La Caixa per 105 milioni di euro sulla base di una valutazione dell’intero gruppo, compreso il debito, di 439 milioni. Nell’ottobre 2013 Bonomi aveva poi annunciato l’impegno a investire 150-200 milioni nell’arco di dodici anni per la costruzione di sei alberghi nel complesso turistico di Bcn World, vicino a Barcellona, accanto a PortAventura. Nel 2014, infine, è stato annunciato il progetto di Ferrari Land, il primo parco tematico Ferrari in Europa e secondo al mondo dopo quello di Abu Dhabi, che prevede a sua volta un investimento di 100 milioni e che è stato aperto lo scorso aprile.