Quaestio Capital Management sgr “sta valutando l’ipotesi di liquidazione del fondo Atlante che verrà analizzata e discussa con i rappresentanti degli investitori”. Lo ha reso noto ieri in serata la stessa sgr, precisando che al 30 giugno 2017 “il valore unitario della quota del fondo Atlante è stato determinato in Euro 78.100,986, riflettendo l’azzeramento del valore delle banche venete partecipate e corrispondente a una diminuzione di circa l’80% rispetto al valore nominale. Il valore del fondo, pertanto, è determinato esclusivamente dall’investimento nel fondo Atlante II” (scarica qui il comunicato stampa). Il fondo Atlante ha infatti investito circa 800 milioni di euro in Atlante II.
Il fondo era stato sottoscritto nella primavera 2016 per un totale di 4,25 miliardi di euro da 67 istituzioni italiane ed estere, che includono banche, società di assicurazioni, fondazioni bancarie e Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez).
Le banche sottoscrittrici del fondo Atlante avevano iniziato a svalutare in maniera pesante, spesso superiore al 50%, la loro quota iscritta a bilancio già a fine 2016 (si veda altro articolo di BeBeez), decisione che Quaestio sgr aveva criticato. Lo scorso febbraio, infatti, l’sgr in una nota diceva che il costo storico era in quel momento il miglior criterio applicabile per valutare la quota del fondo e stimava che il valore unitario della quota al 31 dicembre 2016 si attestasse a 819.135,413 euro, pari a un valore complessivo netto (Nav) del fondo di 3.480.506.372 euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Tuttavia, la stessa nota dell’sgr precisava che “ai fini di una totale trasparenza, si segnala che la relazione di Deloitte Financial Advisory srl, valutatore indipendente, ha evidenziato una valutazione delle partecipate dalla quale risulta un Nav complessivo del fondo pari a euro 2.632.596.422, corrispondente a un valore unitario della quota di euro 619.580,236, che pertanto comporta una svalutazione di circa il 24% rispetto al valore iniziale dell’investimento”.
Quanto al fondo Atlante II, il valore unitario della quota a fine giugno è stato invece calcolato in “Euro 352.175,666, riflettendo il costo storico degli investimenti effettuati fino alla data odierna”. Atlante II si è impegnato infatti ad acquistare 343 milioni di euro lordi di crediti deteriorati da Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara, comprerà le tranche junior e mezzanine della cartolarizzazione dei 26,1 miliardi di euro lordi di Npl di Montepaschi e ha comprato per 713 milioni di euro le note emesse dal veicolo di cartolarizzazione dei crediti deteriorati di tre delle quattro good bank Nuova Banche Marche, Nuova Banca dell’Etruria e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti.