Ha già incassato l’impegno del Fondo Europeo per gli Investimenti per 50 milioni, punta a una raccolta complessiva di 500 milioni, ma avrà una potenza di fuoco da 750 milioni il fondo di direct lending lanciato da Springrowth sgr, la società di gestione fondata dall’ad Massimo Di Carlo (ex Mediobanca), dal credit treasurer Gianluca Oricchio (senior advisor Moody’s), dal responsabile della gestione Alessandro Ravogli (ex Citi, Unicredit, Intesa) e dai soci non operativi Andrea Moneta (advisor per l’Italia del fondo Apollo) e Andrea Crovetto (ad di Epic sim).
Lo ha detto Di Carlo a MF Milano Finanza, precisando che il nuovo veicolo dedicato agli investimenti in prestiti alle pmi, senior secured e unsecured con struttura amortizing (quindi con rimborso periodico del capitale), moltiplicherà la sua potenza di di fuoco per 1,5 volte e quindi sino a 750 milioni, “perché mentre le cedole saranno distribuite agli investitori via via che verranno pagate, il capitale rimborsato sarà subito reinvestito per altri due anni. Obiettivo di rendimento del fondo è il 3,5%-3,8% lordo, tenendo conto del fatto che gli investimenti in prestiti a tasso variabile rappresenteranno oltre il 70% degli asset e che per quella quota, gli investitori potranno beneficiare dell’eventuale rialzo dei tassi di mercato”.
In una nota diffusa ieri, l’sgr ha comunicato che il suo consiglio di amministrazione è composto dai tre soci gestori e da due consiglieri indipendentI: il presidente Alfonso Querejeta (ex segretario generale Bei) e Carlo Bonomi (presidente Assolombarda).
Dopo la sottoscrizione del Fei, i manager contano di annunciare il primo closing del fondo a 250 milioni entro pochi mesi, a valle di incontri con oltre 70 investitori. I soci dell’sgr investiranno da parte loro in quote ordinarie del nuovo fondo un milione di euro, mentre soci gestori potranno sottoscrivere quote speciali che daranno origine al carried interest al termine della vita del fondo. Quanto alle commissioni, hanno spiegato i manager dell’sgr a BeBeez, saranno in media dello 0,7% e non verranno applicate sugli impegni raccolti, ma soltanto sull’ammontare dei capitali effettivamente investiti.
Il veicolo, strutturato con il supporto di Cba studio legale tributario e battezzato Fondo di Credito Diversificato, investirà principalmente in senior loan a medio-lungo termine, garantiti e non garantiti, con cedola variabile ed erogati a pmi italiane (ma il 20% in Francia, Germania, Austria, Benelux, Spagna e Portogallo), metà delle quali con meno di 500 dipendenti. Il fondo inoltre può investire in misura limitata in bond-minibond, leveraged finance e, per un quarto, in operazioni di secondario.
Un tipo di operatività, quest’ultima, che permetterà di ampliare in maniera importante le opportunità di investimento del fondo, visto che in questo modo il nuovo veicolo potrà acquisire dagli istituti di credito parte dei loro portafogli di crediti performing e ridurne quindi il peso in termini di allocazione di capitale di vigilanza, sempre però che per una quota le banche in questione restino investite in quei crediti.
Il fondo, ha spiegato ancora Di Carlo a MF Milano Finanza, “punta a un portafoglio diversificato e quindi a condurre almeno 100 investimenti, con una media dell’1,5% del target di raccolta per ciascun investimento fino a un massimo del 3%. Il fondo ha inoltre vita di otto anni, ma una duration molto breve, meno di tre anni, perché la maggioranza dei prestiti nei quali sarà investito avrà struttura cosiddetta amortizing, cioè con rimborso periodico del capitale”.